Rifiuti, lavoratori Corisa4 senza stipendi: «Non sappiamo cosa ci riserva il futuro»

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Rifiuti, lavoratori Corisa4 senza stipendi: «Non sappiamo cosa ci riserva il futuro»

L’epopea dei lavoratori del Corisa4 sembra non avere mai fine. Dopo quasi un messe dall’ultima denuncia pubblica partita da un operaio che non veniva pagato da oltre un anno ecco che ieri mattina gli operai si sono riuniti negli uffici del consorzio a Vallo Della Lucania. I dipendenti, in una nota inviata a Giuseppe Canfora, presidente della provincia di Salerno, Fulvio Bonavitacola, vice presidente della giunta della Regione Campania e al commissario liquidatore del Corisa4 Giuseppe Vitale, ricordano di come gli stipendi e la loro condizione di lavoratori in mobilità sia da tempo ferma e che per molti questo potrebbe tradursi in un licenziamento. Chiedono inoltre a gran voce i dipendenti, che l’impianto di stoccaggio dei rifiuti sito a Casal Velino torni finalmente a funzionare.

«Occorre ricordare che siamo in disponibilità e a breve scadranno i 24 mesi dopo i quali perderemo il nostro lavoro – tuonano i lavoratori nella lettera inviata a Canfora -. Questo, alla luce di una società consortile che opera nel settore e fa uso di cooperative per alcuni servizi di igiene ambientale sul territorio del bacino Sa/4, appare a nostro avviso assurdo, offensivo, inqualificabile, scorretto». Infatti nonostante molti lavoratori siano in mobilità e da tempo senza lavoro pare che il consorzio si serva di altri dipendenti di cooperative private per svolgere le mansioni, questa è un’offesa secondo i dipendenti corisa.  «Da mesi senza stipendio e facendo salti mortali per mandare avanti le nostre famiglie, oggi ci viene chiesto: di essere disponibili ad andare a lavorare a chilometri di distanza delle nostre residenze, anticipando di tasca nostra le spese di viaggio; di alzarsi alle tre del mattino per essere sul cantiere alle sei – continuano i dipendenti che denunciano a gran voce la situazione, ma da mesi nessuno sembra ascoltarli -. Avendo sul territorio un impianto pubblico in cui eravamo impiegati e un servizio di raccolta dei rifiuti presso i comuni del nostro territorio». «Scusate ma che gioco si sta giocando sulla pelle nostra e dei nostri familiari?» si domandano infine tutti quegli uomini che il giorno si ritirano a casa senza stipendio, senza poter dare futuro e certezze alla propria famiglia, senza che chi dovrebbe dare una risposta risponda. «Ma vi pare che ancora oggi, nell’impianto di Casal Velino chiuso, altri e non noi usufruiscono impropriamente dei piazzali e dei mezzi, come il consigliere Volpe ebbe modo di notare quanto effettuò un sopralluogo sullo stesso – i lavoratori infine ricordano una legge a tutela della loro categoria -. Eppure da sempre la legge nazionale e regionale ha statuito la tutela dei dipendenti dei consorzi campani assunti nel ciclo dei rifiuti al 31.12.2008, possibile che ciò non vale per i lavoratori del Consorzio di Bacino Salerno 4?». Ora la speranza di queste persone è che qualcuno più che rispondere agisca e tiri fuori da questa melmosa situazione coloro che ogni mattina si svegliano senza sapere che ne sarà di loro domani.

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