Coronavirus, vescovo De Luca: «Non smetto di pregare per tutti voi»

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Coronavirus, vescovo De Luca: «Non smetto di pregare per tutti voi»

«Non smetto di pregare per tutti voi», dice il vescovo della Diocesi di Teggiano – Policastro, padre Antonio De Luca. Lo afferma riferendosi ai drammatici avvenimenti legati all’emergenza Coronavirus. Pubblichiamo integralmente il suo messaggio pastorale.

Scrutare i segni …
Scrutare i segni dei tempi… è un permanente dovere che hanno i credenti. Non si tratta di un’attitudine puramente mondana, come il presagire o il saper cogliere in anticipo che aria tira intorno a noi. Il “segno dei tempi” per eccellenza è la presenza stessa di Dio in mezzo a noi e la fede quell’arte di saperla scrutare: «la fede infatti tutto rischiara di una luce nuova, e svela le intenzioni di Dio sulla vocazione integrale dell’uomo, orientando lo spirito verso soluzioni pienamente umane». E se la fede, da sola, non può offrire un’analisi esaustiva dei fenomeni storici e sociali, essa ha tuttavia la capacità di cogliervi la presenza e il dilatarsi salvifico del regno di Dio. Il discernimento personale e comunitario, in tal senso, imprime un’accelerazione al Regno di Dio.


Quanta colpevole distrazione, quanti silenzi complici di fronte a fenomeni storici, anche profani, forieri di verità autenticamente evangeliche. Pensiamo alla lotta per la giustizia o l’uguaglianza, all’impegno per la non violenza, per il diritto all’obiezione di coscienza, per l’abolizione della schiavitù e della pena di morte o per il riconoscimento dei diritti delle donne. Oggi tutto questo ci sembra naturale, ma la storia ci dice che non è stato sempre così semplice. Quanti martiri, condanne o emarginazioni di autentici testimoni! Si tratta spesso di segni nascosti, insignificanti, talvolta persino ovvi, che per essere compresi come opportunità salvifiche e “semi” del Regno richiedono discernimento, lungimiranza, inquietudine e passione per il Vangelo. 

Il rischio di sorvolare sui segni dei tempi è notevole oggi più che mai, quando tutto è letto in chiave materialista e organizzativa. Eppure, anche oggi, germogliano segni che impartiscono lezioni, generano cambiamenti, esigono schieramenti a costo di sanguinose persecuzioni. Solo uomini ispirati, vere sentinelle, riescono a additare come segni dei tempi ciò che la nostra superficialità intercetta solamente come evento o circostanza: l’emergenza ambientale, il bisogno di lavoro, il disagio giovanile, la migrazione dei popoli e, non ultimo, la terribile pandemia nella quali siamo immersi… Sono le grandi anime a suggerirci come elaborare questa paura, lo spavento che l’accompagna, i timori di non farcela, la sete di voler capire. Per scrutare tali segni abbiamo bisogno di docilità, umiltà e disponibilità a cambiare, ricollocando Dio al centro. Uno scrittore agnostico sosteneva: «Io non affermo che Dio esiste: non ne so nulla… È come un angolo di cielo azzurro alla fine di una giornata un po’ grigia… Coraggio, tentiamo ancora una volta. Siamo tutti degli smarriti, un mondo senza Dio sarebbe troppo ingiusto, troppo triste, troppo inutile. Senza Dio, niente speranza.» 
Non smetto di pregare per tutti voi!


p. Antonio De Luca

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