Da tutta Europa a Tortorella, 30 giovani alla scoperta delle danze popolari

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Da tutta Europa a Tortorella, 30 giovani alla scoperta delle danze popolari
Tortorella

L’Europa chiama, Tortorella risponde. Dal 25 ottobre al 3 novembre 2019 il borgo cilentano di Tortorella ospiterà 30 giovani studenti per scoprire le danze tradizionali del posto. Si tratta di uno scambio giovanile del Cilento Youth Union che questa volta porterà gli studenti nel comune che investe sulle proprie tradizioni e sulla condivisione delle buone pratiche messe in campo, perché da anni ospita la Scuola estiva sul metodo e la ricerca sociale dell’Università di Salerno. 

Gli studenti arrivano da Italia, Croazia, Turchia, Romania, Grecia e Spagna grazie al programma Erasmus Plus. I temi di questa edizione sono la danza tradizionale, lo sviluppo rurale e l’inclusione, attraverso lo scambio culturale. Sarà proprio la parola tradizione, il ponte di connessione di tutte le culture, compresa quella cilentana. Su proposta di Arianna Di Cianni, ad organizzare la “Youth exchange Intercultural bridge”, è l’organizzazione no profit Cilento Youth Union, nata a Rofrano nel 2015, su iniziativa di giovani locali attivi che promuovono lo sviluppo rurale e le attività no profit del turismo sostenibile, sostenendo allo stesso tempo la crescita delle aree interne del Cilento e dell’intero Parco Nazionale e migliorare l’occupabilità dei giovani delle zone svantaggiate e rurali dell’entroterra cilentano.

L’amministrazione comunale di Tortorella, guidata dal Sindaco Nicola Tancredi, ha accolto con entusiasmo l’iniziativa che coinvolgerà tutta la comunità locale. «Il nostro borgo conferma una visione internazionale, che punta sulle tradizioni e sui valori dei nostri abitanti al fine di far crescere il nostro territorio – ha commentato il primo cittadino – Continuiamo a farci conoscere mettendoci alla prova come modello di accoglienza e di integrazione». L’idea principale del progetto è che attraverso 9 giorni di attività i giovani dell’Erasmus. così come i residenti, diversi per cultura, patrimonio e background condivideranno, insegneranno e impareranno la danza tradizionale di ogni paese, per ridurre pregiudizi e stimolare il coinvolgimento, l’inclusione e l’integrazione.

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