Da Sapri l’appello al presidente Rai: «Usare il femminile quando si parla di donne»

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Da Sapri l’appello al presidente Rai: «Usare il femminile quando si parla di donne»

Nell’ambito della campagna nazionale «Donne con la A» e in occasione dell’8 marzo, il coordinamento ‘Se non ora quando’ di Sapri ha inviato una lettera aperta ad Anna Maria Tarantola, presidente della Rai, per suggerire che vengano applicate le regole dell’italiano per il femminile quando si parla di donne. Giornale del Cilento vi propone la missiva.  

Gentile Presidente

Anna Maria Tarantola

La nostra società  sta attraversando una fase di grande trasformazione e le donne hanno giocato e giocano un ruolo molto importante che purtroppo non e’ adeguatamente riconosciuto dai mezzi di comunicazione. Oggi le donne  occupano ruoli decisivi in politica, nelle istituzioni e nel mondo del lavoro ma si continua a parlare di loro al  maschile in nome di un “neutro”che la nostra lingua non prevede.

Basta applicare le regole dell’italiano per il femminile per dar conto della loro presenza : se una donna guida un ministero e’ una ministra, se guida una città una sindaca, se presiede una corte di giustizia una giudice. Lo sostiene anche l’autorevole Accademia della Crusca, lo scrivono i nuovi dizionari. Siamo convinte che Lei, nel ruolo che ricopre in Rai, possa dare un contributo fondamentale affinché nei programmi radio televisivi come nell’informazione del servizio pubblico,  quando si parla di donne sia usato il femminile .

Rappresentarle e definirle in modo corretto favorirà il superamento degli stereotipi che ostacolano la crescita culturale e sociale del nostro paese. Crediamo che la reale parità dei diritti e delle opportunità passi dal riconoscimento delle differenze del genere. La Rai, importante motore di cultura , nella sua funzione di servizio pubblico,  può e deve farsi interprete di questo cambiamento.

Se non ora quando

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