Dal Cilento tenta la fuga in bici, la storia di Karim salvato al Policlinico Federico II

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Dal Cilento tenta la fuga in bici, la storia di Karim salvato al Policlinico Federico II

Viene accolto in una casa famiglia nel Cilento, ma tenta la fuga con una bicicletta. Solo dopo l’intervento dei mediatori culturali e degli interpreti, si comprenderà che il ragazzino sta tentando di raggiungere un parente oltralpe. Durante la fuga, Karim si sente male, i medici che lo prendono in cura scoprono che è diabetico. Ricoverato per essere curato, ha difficoltà ad accettare la situazione e comprendere quello che sta accadendo. Così tenta di buttarsi dalla finestra, e solo l’intervento tempestivo da parte dei sanitari e degli accompagnatori scongiura il peggio. Quindi, dopo i trattamenti medici per il diabete, sono necessari un supporto che comprenda anche quello psicologico e neuropsichiatrico.

Così l’adolescente arriva a Napoli, al reparto di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Federico II, guidato da Carmela Bravaccio. Nonostante le difficoltà legate alla lingua e alle diverse usanze, l’intervento di un mediatore culturale consente l’instaurarsi di un rapporto di fiducia con il personale sanitario. Karim impara a gestire il suo diabete ma ha anche un supporto che gli restituisce una prospettiva nuova e diversa di vita. Un lavoro di equipe, dunque, che ha visto interfacciarsi, ognuno per le proprie competenze, medici diabetologi pediatri, assistenti sociali e neuropsichiatri infantili, in rete con il territorio e con le istituzioni giuridiche preposte alla gestione di un caso tanto delicato. «La nostra Azienda ospedaliera universitaria intende continuare a fare rete con il territorio per garantire risposte concrete in situazioni di grande complessità», sottolinea il direttore generale Anna Iervolino.

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