Dalle battaglie sociali a candidata alla Camera, Anna Maria Maiorano: «Si confonde un diritto con un favore»

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Dalle battaglie sociali a candidata alla Camera, Anna Maria Maiorano: «Si confonde un diritto con un favore»

«Accettare di sottoporsi al giudizio popolare in un periodo contraddistinto da sfiducia richiede coraggio. Io ho accettato con grande entusiasmo questa possibilità e l’ho fatto perché credo ancora che una politica dei fatti sia ancora possibile. Credo ancora nella buona politica, quella del dare non del prendere. Prima di essere “una candidata” sono una donna e madre che ha dovuto lottare contro il sistema e da quella  esperienza ho imparato che molte volte si confonde un diritto con un favore. La vostra sfiducia é stata per molto tempo anche la mia». A dirlo in una lettera aperta è Anna Maria Maiorano, candidata alla Camera nella lista “Insieme”, di Vibonati, sempre in prima linea da mamma nelle battaglie per i diritti sociali nel golfo di Policastro, come quella del centro di riabilitazione Juventus, che nel 2014 rischiò di essere soppresso.  

«Per molto tempo mi sono chiesta perché i miei figli erano costretti a subire e a vivere in un paese che non premia il merito; in un paese in cui fatta una legge si trova subito il modo per aggirarla; in un paese in cui non c’è giustizia sociale. Per molto tempo la mia sfiducia ha impedito e condizionato il mio modo di vivere e percepire la politica».

«Non ho mezzi per convincervi a fare una scelta il 4 marzo poiché sono fermamente convinta che il “voto e’ libero” posso però, assicurarvi il mio impegno costante e duraturo, posso garantirvi la mia determinazione nel voler cambiare con il nostro gruppo ciò che va cambiato, posso garantirvi la mia passione che mi ha spinto a scendere in campo e posso garantirvi la mia e la nostra  tenacia. – prosegue la Maiorano – Rappresento un partito che é il Psi ne vado fiera perché é un composto da gruppo di persone forti e coerenti che non hanno scelto per se stessi ma per i territori. Sono fermamente convinta che alcuni dei “veterani della politica” debbano chiedere scusa. Scusa per la poca vicinanza alle esigenze reali delle famiglie che stentano ad  arrivare a fine mese. Scusa per i nostri  giovani costretti a vivere lontani dai loro affetti. Scusa per aver confuso il bene comune  con il bene proprio. La mia terra é il Cilento, la mia regione é la Campania, il mio partito é il Psi questi sono i 3 punti fermi del mio agire politico e se vorrete farci dono della vostra fiducia faremo tutto ciò che le nostre  forze e le nostre capacità ci  consentiranno. Non lasciate che la sfiducia decida il vostro anzi il nostro destino. Scegliete di lottare e facciamolo #Insieme».

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