De Luca all’ospedale di Vallo della Lucania: «Qui personale eroico ma disparità tra regioni»

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De Luca all’ospedale di Vallo della Lucania: «Qui personale eroico ma disparità tra regioni»

«Siamo qui innanzitutto per ringraziare innanzitutto tutto il personale medico e sanitario per tutto il lavoro svolto in questi mesi. Senza il vostro spirito di sacrificio non avremmo retto l’ondata Covid», ha detto in apertura nel suo intervento il governatore Vincenzo De Luca alla inaugurazione della sala di Cardiologia interventistica dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Presenti all’apertura (anche dei lavori di ammodernamento del reparto di Ortopedia) anche il vescovo della diocesi di Vallo Ciro Miniero, il direttore generale dell’Asl Salerno, Mario Iervolino, il direttore dell’ospedale San Luca Adriano De Vita, il sindaco di Vallo Antonio Aloia, il direttore dell’ortopedia Attilio Molinaro e molti politici e amministratori, tra i quali il vicepresidente della Provincia di Salerno, Carmelo Stanziola.

«La Regione Campania ha meno personale in relazione alla sua popolazione. Nonostante questo siamo in uno dei distretti che ha prodotto le migliori performance in termini di vaccini in percentuale di territorio. Troppe le disparità con altre regioni d’Italia, anche per la campagna di vaccinazione, che abbiamo dovuto fare con 230mila dosi di vaccino in meno rispetto alla popolazione».

Sull’emergenza Covid spiega che è ancora alto il numero di positivi in Campania, a causa non solo dei ritardi sui vaccini ma anche dei comportamenti irresponsabili – ha detto – in alcune zone della regione. «Evitiamo la ripetizione della ricreazione della scorsa estate. Se continuiamo a vaccinare con il ritmo di ieri (72mila vaccinazioni) riusciremo a fare 1.800.000 al mese ma dobbiamo stare attenti perché c’è una percentuale di persone che non vuole vaccinarsi, è un 15% esposto al contagio. C’è tanto da fare, un lavoro immane per dare sicurezza e serenità alle nostre famiglie», ha aggiunto. «Non possiamo essere irresponsabili, tenetevi la mascherina».

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