De Luca assolto, M5S: «Non cambia il nostro giudizio sull’uomo politico, un pezzo d’antiquariato da Prima Repubblica»

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De Luca assolto, M5S: «Non cambia il nostro giudizio sull’uomo politico, un pezzo d’antiquariato da Prima Repubblica»

«L’assoluzione in Appello dal reato di abuso d’ufficio non cambia il nostro giudizio sul politico Vincenzo De Luca e sul sistema di potere che rappresenta. Ribadiamo che la sua candidatura alla Regione Campania e’ stata sbagliata e inopportuna. I fatti ci danno ragione. Al di la’ della propaganda e delle chiacchiere la nostra Regione non è amministrata: tutto e’ fermo, sanità e mobilità allo sbando, i problemi nascosti sotto il tappeto delle convenienze, come bene sanno i campani». A parlare è Valeria Ciarambino, capogruppo in Consiglio regionale della Campania del Movimento 5 Stelle.

«Non ci spostiamo di un millimetro. Siamo ancora quelli che al momento dell’insediamento di De Luca manifestarono davanti al Consiglio – sottolinea – gli unici che hanno presentato una mozione di sfiducia e votato da soli quella dell’altra opposizione, scappata al momento del voto». «Ricordo ai tanti smemorati di Collegno che il presidente De Luca – attacca – è sotto processo in altri procedimenti penali, indagato per concussione per induzione e condannato dalla Corte dei Conti». «Il Movimento 5 Stelle non agita il sospetto come anticamera della verità – sottolinea – ma esige, come diceva Paolo Borsellino, che i politici oltre ad essere onesti debbano anche apparire tali e nel caso di De Luca non ci sembra affatto così».

«Inoltre il nostro lavoro in Consiglio è per contrastarlo sui temi politici, provando a bloccare o a migliorare le leggi porcata della maggioranza – evidenzia – noi facciamo gli interessi dei cittadini che vogliono voltare pagine con la politica del compromesso e degli accordi di potere». «Ricordo la nostra proposta di legge per la riduzione degli stipendi – aggiunge – siamo l’unica forza politica che restituiamo buona parte dei nostri compensi. Abbiamo fatto approvare un emendamento che vieta la presenza di condannati ai vertici della sanità, abbiamo difeso con fermezza il principio dell’acqua pubblica, abbiamo lavorato a tanti emendamenti alla legge finanziaria a tutela dell’ambiente, mobilità sostenibile, valorizzazione del patrimonio artistico, diritto alla salute e sei di questi sono passati. Senza dimenticare la nostra battaglia contro il colpo di mano o meglio il golpe per la modifica di statuto e regolamento».

«De Luca esprime un sistema di potere vecchio, lui è un pezzo d’antiquariato della prima Repubblica – spiega Ciarambino – le sue sono le logiche di apparato e dei peggiori poteri, basti vedere i nomi delle liste d’appoggio e di tutti gli impresentabili che l’hanno traghettato alla vittoria di Pirro in Campania». «Un governatore sotto ricatto – conclude – che invece di agire e lavorare per i cittadini campani usa le istituzioni per il suo sistema di potere».

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Finito incubo per De Luca: assolto dall’accusa di abuso di ufficio


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