De Luca «chiattona» a Ciarambino e non si scusa, capogruppo M5s: «E’ faro di immoralità»

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De Luca «chiattona» a Ciarambino e non si scusa, capogruppo M5s: «E’ faro di immoralità»

«C’è una signora che disturba anche quando sta a 100 metri di distanza…questa ‘chiattona’». Sarebbe questa la frase pronunciata dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, nei confronti del capogruppo del Movimento 5 Stelle Campania, Valeria Ciarambino. Durante un’intervista con i giornalisti in merito ai temi appena discussi in consiglio regionale lo scorso venerdì De luca lancia un’offesa nei confronti di Ciarambino che di certo non è passata inosservata. Nonostante ciò il presidente non si è scusato nei confronti della ‘signora dei Cinque Stelle’. 

De Luca non si scusa «I grillini vadano al diavolo» è quanto avrebbe affermato De Luca durante un incontro nella scuola Giovanni XXIII di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. A Caserta, lunedì, De Luca ricostruisce l’accaduto e parlando dei 5 Stelle sottolinea il fatto che, dopo che avevano appreso la notizia dell’indagine su Stefano Graziano (consigliere Pd campano) accusato di corruzione elettorale, i grillini sarebbero usciti dall’aula del consiglio urlando «non stiamo con i camorristi». “Bene – ha affermato De Luca, come riporta il quotidiano La Repubblica – venerdì quella signora dei Cinque Stelle con arroganza vergognosa ha impedito a Graziano di parlare, lo ha interrotto ogni due minuti. Altro che solidarietà alla signora dei Cinque Stelle, l’unica donna che meritava solidarietà era la moglie di Stefano Graziano per quello che ha patito in questi mesi. Siamo un paese strano – continua –  nel quale le scemenze e le imbecillità strappano le prime pagine dei giornali, e nel quale ci sono alcuni politicanti che si possono permettere di fare il vaffa day, di mandare a quel paese tutti quanti, poi però se uno si rompe le scatole e dice basta ci si scandalizza»

Ciarambino risponde Nella giornata di ieri, il M5s Campania si è espresso attraverso un comunicato stampa. «L’offesa pronunciata nei miei confronti dal presidente De Luca non mi ha colpito né scalfito, perché in assoluto non ho mai dato peso alle parole delle persone che non stimo». E’ quanto afferma la capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, ospite della trasmissione ‘DiMartedì’ condotta dal giornalista Giovanni Floris e andata in onda su La7. E’ la prima volta che l’esponente del Movimento 5 Stelle parla dell’insulto pronunciato verso la sua persona da De Luca al termine della seduta del Consiglio regionale della Campania di venerdì scorso.

«Continuo a ricevere migliaia di messaggi di persone e di ragazzi bullizzati – ha sottolineato Ciarambino – l’insulto dispregiativo di ‘chiattone’ colpevolizza e getta uno stigma sociale su chi è in sovrappeso e vive già questa condizione con grosso disagio e sofferenza. Il presidente De Luca si manifesta per quello che è – ha evidenziato –  la sua azione politica, è sotto gli occhi di tutti, sta sprofondando la Campania in un disastro che sembra irrimediabile. Non mi sorprende che De Luca non si sia scusato – spiega la capogruppo – anzi ha rincarato la dose mandandomi al diavolo, insomma le sue esternazioni dimostrano la levatura morale del personaggio. Il Presidente De Luca non è nuovo a queste uscite – aggiunge – sicuramente non sarà ricordato per i meriti di governo, che non ci sono, ma per aver insultato il presidente Rosy Bindi con ‘un’infame, da uccidere’ oppure il sindaco di Roma Virginia Raggi con ‘bambolina imbambolata’ e ancora per il discorso sul sistema delle ‘fritture di pesce’ che gli è valso un’indagine per induzione al voto di scambio. Questi insulti hanno una caratteristica comune – riflette Ciarambino –  non c’entrano nulla con il piano politico, ma sono offese rivolte contro la persona. Ancora in queste ore mi giungono le scuse di tantissimi cittadini della Campania – fa notare –  tra loro anche elettori di De Luca che si sono profondamente vergognati per lui. Penso che la Campania sia migliore di chi la governa – conclude Ciarambino – trovo grave e inquietante che quelle parole siano state pronunciate dal presidente della terza regione d’Italia che rappresenta la massima istituzione regionale. L’istituzione dovrebbe essere un faro di moralità, mentre De Luca è un faro di immoralità.

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