Cuoco di Agropoli: furti e cibo avariato nelle tendopoli in Abruzzo

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Cuoco di Agropoli: furti e cibo avariato nelle tendopoli in Abruzzo

In Abruzzo furti e container di cibi andati a male; a riportare il fatto è l’agenzia ANSA. L’accaduto è stato denunciato da un cuoco originario di Agropoli e attualmente residente a Meana Sardo, in provincia di Nuoro. Francesco Salati, 64 anni, infatti, ha denunciato ai carabinieri della stazione del piccolo comune sardo almeno tre episodi che si sarebbero verificati tra giugno e luglio nelle tendopoli della Protezione civile di Camarda e Aragno, frazioni de L’Aquila.

Al centro della denuncia del cuoco cilentano, partito per le zone terremotate il primo giugno con l’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) per conto della Protezione civile, in qualita’ di responsabile delle cucine delle tendopoli, vi sarebbero un furto di viveri mai denunciato alle forze dell’ordine e la scoperta di almeno due container carichi di cibi scaduti e avariati. Il furto, sarebbe avvenuto durante la notte tra il 17 e il 18 giugno, e riguarderebbe la merce destinata alla colazione per 500 persone trafugata da una tenda della tendopoli di Camarda. ”Nonostante le mie pressanti richieste di denunciare il fatto ai carabinieri – spiega Salati – l’allora responsabile del campo si limito’ ad avvertire la popolazione della tendopoli sull’accaduto, e solo dopo le mie insistenze. Due giorni dopo, nonostante gli accordi prevedessero che dovessi rimanere a Camaprda fin quando ci fosse stato bisogno di me, fui rispedito a Meana.”. Nella denuncia si fa inoltre riferimento a due container, uno carico di carne putrefatta a causa della rottura dell’impianto di raffreddamento e l’altro, inviato ad Aragno dalla Croce Rossa nei giorni immediatamente successivi al sisma e mai aperto dai resposanbili del campo. ”Quando lo aprimmo, alla meta’ di luglio – spiega il cuoco – scoprimmo scatolame, pasta e biscotti ormai scaduti”. Salati, che attende ancora di essere pagato, afferma di essere pronto a consegnare anche alcuni video e registrazioni audio all’autorita’ giudiziaria. ”Mentre facevo ritorno a Meana – ha raccontato Salati ai carabinieri – sono stati aggredito verbalmente da tutto il personale volontario con cui avevo lavorato in quei giorni. Mi dicevano che dovevo farmi gli affari miei e che se pure c’erano stati dei furti, non me ne doveva importare niente.”. ”Ora sono pronto ad andare avanti – ha concluso – voglio che vengano a galla tutte le responsabilita”’.

FONTE: ansa.it

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