Depuratori, Codacons Cilento: «Chiarezza sul trattamento delle acque reflue»

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Depuratori, Codacons Cilento: «Chiarezza sul trattamento delle acque reflue»

Il Codacons Cilento ha inviato un’istanza alla Regione Campania, al Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, al Consac e all’Arpac, dopo le segnalazioni che vengono fatte dai residenti e dai turisti nelle località balneari del Cilento a partire da Agropoli per arrivare a Sapri, che “denunciano” chiazze in mare ma anche cattivi odori soprattutto in estate.

«Nella diffida – spiega il responsabile Bartolomeo Lanzara – chiediamo di venire a conoscenza con un quadro dettagliato del funzionamento dei depuratori della Costa Cilentana. Da anni, infatti, riceviamo segnalazioni in particolare, nel periodo estivo, di “chiazze anomale colorate” nel mare in diverse zone della Costa Cilentana, cosi come non sono da meno i miasmi che si propagano e che creano profondo disturbo ai residenti e a chi sceglie le nostre zone con l’intento di trascorrere una vacanza in posti in cui l’aria è ancora salubre e incontaminata». Nell’istanza il Codacons Cilento, riportata dal quotidiano La Città – cerca di far luce su questa situazione, che crea non poco disagio anche agli operatori turistici che sono i primi a raccogliere le ire degli ospiti.

«Pertanto abbiamo chiesto a tutti gli organi competenti – ha aggiunto Lanzara- di fornirci un quadro dettagliato della situazione in cui si trovano gli impianti di depurazione da Agropoli a Sapri. Abbiamo chiesto per quanti e quali impianti di depurazione sia prevista la dismissione o se sono previsti finanziamenti per l’adeguamento e la messa a norma degli impianti parzialmente funzionanti».



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