Diamo voce a Franco, la campagna a difesa di Mastrogiovanni: anche il regista Paolo Virzì

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Diamo voce a Franco, la campagna a difesa di Mastrogiovanni: anche il regista Paolo Virzì

Chef Rubio, il regista Paolo Virzì, l’attore Moni Ovadia, il cantautore Eugenio Finardi. Sono solo alcuni dei tantissimi sostenitori della campagna a difesa del maestro elementare Franco Mastrogiovanni, morto nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania dopo un trattamento sanitario obbligatorio. I familiari di Mastrogiovanni, insieme al comitato ‘Verità e Giustizia per Franco’ ha cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso i social. L’obiettivo «è chiedere giustizia ma soprattutto evitare che accada nuovamente». A dare inizio alla campagna Diamo voce a Franco è stata Grazia Serra, nipote di Franco Mastrogiovanni. A lei si sono aggiunti decine di video, diventati virali. Tutti a sostegno del caso Mastrogiovanni. Ma l’invito è rivolto a tutti, usando l’hashtag #DiamoVoceaFranco e inviando il videomessaggio a diamovoceafranco@gmail.com

Una campagna social nata a pochi giorni dalla sentenza in Corte d’Appello, che ha rivisto la sentenza a carico di sei medici e dodici infermieri del reparto psichiatrico di Vallo della Lucania, accusati di sequestro, falso in atto pubblico e morte in conseguenza di altro reato, condannando tutti i diciotto sanitari coinvolti nel caso. Dalla condanna in primo grado per i soli medici e l’assoluzione degli infermieri si è passato con la decisione della Corte d’Appello alla condanna per tutti i 18 indagati. Ma le pene per i medici, condannati in primo grado fino a quattro anni, sono state ridotte. Si è passato a pene con massimo di 2 anni di reclusione (per alcuni 13 mesi) per sequestro di persona, falso ideologico e morte in conseguenza di altro reato. Leggi tutto

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