Diplomi «truccati», alunni risultavano presenti in classe ma erano a lavoro: 47 indagati

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Diplomi «truccati», alunni risultavano presenti in classe ma erano a lavoro: 47 indagati

Cattedre che tremano, telefoni bollenti e richieste di rinvio a giudizio. Scoppia il caso all’istituto paritario Piaget di Eboli e ora il pm vuole vederci chiaro. L’ipotesi è che la scuola avrebbe attestato false presenze agli studenti per permettere loro di conseguire il diploma di scuola superiore. Al vaglio degli inquirenti ci sono diversi aspetti della vicenda e molti punti ancora da chiarire. Quarantasette in tutto le persone finite prima sotto la lente d’ingrandimento degli 007 della procura di Salerno e poi nel registro degli indagati. Ora dovranno presentarsi davanti al gup Pietro Indinnimeo, sarà lui a decidere se aprire un processo o prosciogliere gli imputati dalle accuse. Dalle carte degli inquirenti e dalle prove raccolte, emergerebbe che «Giuseppe Coccaro, amministratore della Docet Italia, titolare dell’istituto paritario ebolitano», insieme alla «coordinatrice dell’istituto, Luisa De Simone e agli insegnanti – Trotta, Vitolo, Russo, Di Maio, Iannuzzi, Leo, Sinopoli, Brando, Cici, Fiorello, Capone, Matonti, Caggiano, D’Angelo, Saracino – avrebbero falsificato i registri di classe attestando le false presenze». Così avrebbero «consentito a 35 studenti di accedere alle prove di maturità che si svolsero nel 2010». Alcuni alunni, invece di essere a scuola, erano addirittura a lavoro altrove, in altre parti d’Italia. Il pm Alfano ha avanzato nel mese di luglio la richiesta di rinvio a giudizio. L’udienza è fissata per gennaio, dinanzi al gup del tribunale di Salerno. Le accuse contestate sono a vario titolo falso e abuso d’ufficio per gli amministratori e gli insegnanti della Piaget e concorso in falso per gli studenti che beneficiarono del raggiro per conseguire il diploma di maturità. 

Ecco le persone per le quali il pm della Procura di Salerno ha chiesto il rinvio a giudizio: Coccaro Giuseppe, 40 anni di Agropoli; De Simone Luisa, 39 anni di Salerno; Trotta Paola, 52 anni di Eboli; Vitolo Giuseppe, 43 anni di Salerno; Russo Maria Emanuela, 36 anni di Campagna; Di Maio Simona, 40 anni di Eboli; Iannuzzi Emilia Carmela, 54 anni di Camerota; Leo Michele, 26 anni di Battipaglia; Sinopoli Fabio, 41 anni di Eboli; Brando Daniele, 39 anni di Sassano; Cici Antonella, 38 anni di Eboli; Fiorello Rosaria Angela, 57 anni di Salerno; Capone Patrizia, 47 anni di Battipaglia; Matonti Marianna, 41 anni di Eboli; Caggiano Adriana, 47 anni di Battipaglia; D’Angelo Anna, 52 anni di Eboli; Saracino Barbara, 36 anni di Battipaglia; Rusanova Valeryia, 51 anni, russa residente a Potenza; Maglio Gelsomino, 44 anni di Campagna; Di Leone Michele, 36 anni di Eboli; Guida Antonio, 49 anni di Celle di Bulgheria; Santoriello Maria Rosaria, 61 anni di Battipaglia; De Santis Antonietta, 49 anni di Salerno; Trocar Irene, 26 anni di Livorno; Abati Lucia, 40 anni di Fiorano Modenese; Bazzarelli Salvatore, 52 anni di Amantea (Cosenza); Perretta Daiana, 27 anni di Buccino; Foiano Federico, 24 anni di Alassio (Savona); Ricciardi Rocco, 29 anni di Battipaglia; Tabacco Roberto, 61 anni di Cologno Monzese (Milano); Testa Concetta Antonietta, 55 anni di Milano; Dall’Acqua Giuseppe, 26 anni di Fano; Fasano Archimede, 54 anni di Salerno; Avato Rosellina, 48 anni di Montedoro (Roma); Marella Riccardo, 46 anni di Livorno; Granata Laura, 34 anni di San Giuliano Milanese; Manieri tommaso, 26 anni di Ferrara; Cascapera Francesca, 42 anni di Velletri; Scorziello Giuseppe, 37 anni di Roccadaspide; Lavorato Immacolata, 54 anni di San Demetrio Corone (Cosenza); Marin Bejarano Katherine, 38 anni di Nago Torbole (Trento); Zanin Laura, 27 anni di Camponogara (Venezia); Paciello Anna, 39 anni di San Pietro al Tanagro; Pironti Concetta, 51 anni di Salerno; Bisogno Paola, 46 anni di Salerno; Rizzo Vera, 25 anni di Savona; Del Giudice Maddalena 48 anni de L’Aquila.

*in grassetto gli indagati del Vallo di Diano e del Cilento

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