Donna spinta sotto un treno, militare di Sapri la salva: «Ho fatto solo il mio dovere»

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Donna spinta sotto un treno, militare di Sapri la salva: «Ho fatto solo il mio dovere»

Quando qualcuno lo definisce eroe, lui precisa di non sentirsi tale ma di aver fatto solo il proprio dovere. Eppure, se non si fosse trovato sui binari della Metro B di Roma al momento dell’incidente, chissà cosa sarebbe accaduto alla donna che è riuscito a salvare. Gianluca Marzano, maresciallo della Marina Militare, è l’uomo finito su tutti i giornali nazionali per aver tratto in salvo una donna peruviana giovedì scorso alla stazione Eur. Il militare di Sapri stava tornando a casa quando il personale Atac ha cominciato a far uscire i passeggeri dal treno per «ragioni di sicurezza». Ad un tratto ha sentito una voce di donna arrivare dai binari. Era la 47enne. Il tempo di mostrare il tesserino alla polizia e Gianluca era sotto il treno per estrarre la donna piano piano facendosi luce con il cellulare. 

Un’operazione difficile perché la donna aveva una grande ferita alla testa e aveva perso una mano, tranciata dal treno. Le ha parlato per tranquillizzarla. Poi Vigili del fuoco, polizia e 118 hanno fatto il resto. «Non sono affatto un eroe, come tutti dicono, – ha commentato il maresciallo – ho solo fatto quello che era giusto fare come fanno tutti i giorni carabinieri, poliziotti, finanzieri, vigili del fuoco, medici, infermieri ecc ecc. Mi sono arrivati tantissimi messaggi e vi ringrazio uno per uno, – continua Marzano – ma non mi interessa essere messo in prima pagina o essere famoso. Spero solo che il mio gesto servirà come esempio a tante persone che nel momento del bisogno fanno finta di niente e a queste persone che dico: prestate assistenza, non siate indifferenti, se potete aiutate perché il mondo sarebbe più bello». A ringraziarlo è stata anche la figlia della donna che è stata sottoposta a intervento chirurgico sebbene i medici non abbiano potuto riattaccarle l’avambraccio amputato dal treno. Ha riportato diverse fratture e traumi. 

Intanto, un uomo di 47 anni, I.T, accusato di tentato omicidio per aver spinto la badante, è ora detenuto nel centro clinico del carcere di Rebibbia. Il gip Vilma Passamonti ha convalidato l’arresto al termine dell’interrogatorio durante il quale l’uomo ha ammesso le responsabilità sul folle gesto. Il pm di Roma Alberto Pioletti ha chiesto per Trotta la perizia psichiatrica, richiesta avallata anche dal suo difensore, l’avvocato Maurizio Scuderi. 

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