Dramma Ciclope, indagini morte Crescenzo ancora aperte: servono due mesi in più

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Dramma Ciclope, indagini morte Crescenzo ancora aperte: servono due mesi in più

Il procuratore capo del tribunale di Vallo della Lucania, Giancarlo Grippo, ha chiesto due mesi di supplemento per chiudere le indagini sulla morte di Crescenzo Della Ragione, il 27enne napoletano morto lo scorso agosto all’interno della discoteca di Marina di Camerota ‘Il Ciclope’. Il magistrato ha chiesto due mesi di proroga alla chiusura delle indagini. Evidentemente serve più tempo agli investigatori per chiudere il cerchio e ricostruire nel migliore dei modi la dinamica esatta di quella tragica notte. Il medico legale ha consegnato l’esito dell’esame autoptico agli 007 cilentani. Una perizia, invece, ha confermato che un masso di circa 75 chili si staccò quella notte dalla parete della grotta Caprara, in zona Mingardo, e travolse Crescenzo senza lasciare scampo alla vittima. Il ragazzo morì sul colpo. Quando i carabinieri giunsero all’interno della grotta, non trovarono il masso che sparì. Qualcuno, molto probabilmente, lo ha occultato. Quella è «l’arma del delitto» che ancora non è stata rinvenuta e attorno alla quale ruota l’incidente che ha scosso un po’ tutti nel Cilento. Crescenzo era uno studente universitario originario di Varcaturo e lavorava saltuariamente come cameriere. Amava raggiungere Marina di Camerota e il suo gruppo d’amici, non solo d’estate.

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