Ecco chi è Tommaso Pellegrino: «Legato al territorio, coerente e capace», parola di Pecoraro Scanio | INTERVISTA

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Ecco chi è Tommaso Pellegrino: «Legato al territorio, coerente e capace», parola di Pecoraro Scanio | INTERVISTA

«Io lo avrei nominato subito», si anticipa Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro all’Ambiente e oggi docente di Turismo sostenibile ed Ecoturismo all’Università di Roma e Milano. Il riferimento è chiaro, visti i trascorsi insieme in Parlamento. «Sono molto contento, è un riconoscimento al territorio», dice al Giornale del Cilento sulla nomina di Tommaso Pellegrino, da ieri, dopo il voto in Commissione ambiente alla Camera, ufficialmente presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il sindaco di Sassano, già parlamentare nel 2006 nelle liste della Federazione dei Verdi, si appresta a spingere l’acceleratore per far ripartire uno dei parchi nazionali più grandi d’Europa. «Si riprende il buon lavoro, come anni fa è stato fatto da Giuseppe Tarallo, allora sindaco di Montecorice, che io stesso feci nominare», sottolinea. «Tommaso darà un forte contributo a tutto il territorio. E’ un ambientalista da sempre. Il Parco ha bisogno che ci sia grande attenzione e il Cilento ha potenzialità molto rilevanti e ancora non sfruttate».

Un Parco reduce da anni di commissariamento, ma su cosa dovrà puntare Pellegrino e quali sono le emergenze dalle quali partire? «La grande biodiversità che caratterizza il territorio è una ricchezza su cui puntare», dice, ricordando che domani è la giornata mondiale della Terra e che a Roma si terrà la premiazione del concorso fotografico Obiettivo Terra, promosso dalla Fondazione UniVerde per mettere in evidenza proprio la bellezza dei Parchi nazionalid’Italia. «I problemi infrastrutturali non può affrontarli il Parco,  – continua – ma può favorire l’offerta turistica destagionalizzata, il turismo nel Cilento non può ridursi a quello marino e in periodi tra l’altro brevi in cui diventa anche insostenibile».

Rilancio dell’agricoltura? «Sì, è necessaria una forte azione per il rilancio dei prodotti. Il Cilento ha una potenzialità agricola utilizzata poco rispetto al valore che ha. Il Cilento è una delle frontiere dell’agricoltura multifunzionale che nasce dalla mia legge del maggio del 2001. Proprio ieri a Napoli con Coldiretti, durante un incontro per la tutela dei prodotti tipici, abbiamo parlato di Cilento, perché il territorio ha molti terreni abbandonati che potrebbero essere rimessi a valore con una agricoltura che faccia non solo produzione ma anche trasformazione». Partire dunque da quello che si ha. «In questo senso, – continua Pecoraro Scanio – Tommaso viene da un luogo, Sassano, che ha creato attrattiva turistica da una bellezza  naturale ignota, la Valle delle Orchidee».

L’antica citta di Elea Per l’ex ministro i tre poli d’attrazione su cui il Parco dovrebbe puntare sono Paestum, la Certosa di Padula e Velia. «Il Parco ha la fortuna di comprendere questi tre luoghi di grandissimo valore storico, artistico e archeologico. – continua l’ex ministro – e le centinaia di straordinarie realtà che lo rendono un luogo perfetto per un’offerta turistica a 360 gradi, pensando a un turismo slow in cui natura, agricoltura e cultura siano gli elementi da cui partire».

In conclusione, Pellegrino che uomo è? «E’ un uomo molto legato al territorio – dice – è coerente nelle sue scelte ambientaliste. E’ rimasto un ambientalista vero, pur stando in un partito – il Pd – che tanto ambientalista in questo momento non è. E’ educato e capace, ma soprattutto ha un suo mestiere (è medico chirurgo, ndr) e ha sempre vissuto l’attività politica come un servizio alla comunità». 

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