Emergenza viabilità, in Sicilia sindaci protestano a dorso d’asino. In Cilento tutto tace

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Emergenza viabilità, in Sicilia sindaci protestano a dorso d’asino. In Cilento tutto tace

«Il Cilento sta a guardare mentre altrove stanno usando tutte le risorse possibili». Così un lettore cilentano commenta l’iniziativa dei sindaci in Sicilia. «Sono più le strade in situazione di emergenza di quelle in buone condizioni. – spiega – Cosa aspettano i nostri politici per un’idea, una presa di posizione dura in grado di dare soluzioni?». Quello che vorrebbero i cittadini, insomma, è un’azione condivisa e comune, che superi il campanile e faccia sentire gli abitanti del Cilento parte di un unico territorio, un territorio in cui quando c’è da risolvere un problema sa come rimboccarsi le maniche. Un pensiero, questo, scaturito dopo la notizia che in Sicilia una quindicina di sindaci si sono uniti e hanno manifestato sotto al viadotto Himera, nell’autostrada Palermo Catania, crollato da una settimana. Alcuni anche a dorso di un asino.

Una protesta organizzata per sollecitare un «immediato intervento a soluzione della difficilissima situazione viaria, che penalizza i comuni limitrofi e che divide l’intera Isola in due, facendola tornare a livelli infrastrutturali pari a quelli di 30-40 anni fa». Situazione pressappoco simile a quella cilentana, nella quale ci sono frane che hanno superato i 30 anni di età e altre che rendono impercorribili le strade e i collegamenti tra paesi. Dopo la proteste sono passati ai fatti e un centinaio di primi cittadini si è riunito al teatro Regina Margherita di Caltanissetta. Vogliono avviare un percorso nuovo per ripensare ai problemi dei comuni, un percorso lontano dalle logiche di appartenenza e da sterili riti politichesi – ha spiegato Leoluca Orlando, presidente dell’Anci Sicilia, a repubblica.it. «Ora – ha detto Giovanni Ruvolo, sindaco di Caltanissetta – è una questione di responsabilita’: da sindaci non possiamo essere lasciati soli nelle città ad affrontare le difficoltà alle quali non possiamo dare più risposte». Risposte che anche il Cilento ancora aspetta.

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