Polla: arrivo delle reliquie di sant’Antonio

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Polla: arrivo delle reliquie di sant’Antonio

Giovedì 9 giugno alle ore 17.00 è previsto l’arrivo, a Polla, delle reliquie di sant’Antonio.
L’evento si inserisce nell’ambito dell’anno Antoniano, che si è aperto il 15 agosto 2010 e si concluderà il 15 agosto 2011.
Il vescovo, Angelo Spinillo, il ministro provinciale dei frati minori conventuali di Napoli, Eduardo Scogliamiglio, il vescovo di Lagonegro, Francescoantonio Nolè, il ministro provinciale dei frati minori di Salerno e Basilicata, Emanuele Bochicchio, il ministro generale dell’ordine dei frati minori, Josè Rodriguez Carballo, il cardinale, Salvatore De Giorgi e l’arcivescovo di Foggia –  Bovino, Pio Tamburrino, presiederanno le cerimonie religiose che si svolgeranno fino al 14 giugno, nel paese, in provincia di Salerno, nel cuore del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Un numero speciale della rivista “l’Eco del santuario” francescano di sant’Antonio di Polla sarà distribuito gratuitamente ai fedeli nel corso delle celebrazioni. In esso scritti di carattere religioso, ma anche di carattere storico – artistico per informare riguardo alle iniziative del santuario.
Ricco, dunque, il programma in occasione di questo evento dedicato al santo padovano, che vedrà Polla e il santuario protagonisti di una tappa importante nella storia della chiesa. Sono previste giornate dedicate agli anziani e agli ammalati, ai giovani e alle famiglie oltre che processioni, messe, veglie e una presentazione della vita del santo.
Da circa un anno, intanto, numerosi gli esami (tra i quali un esame istologico e un’indagine alla luce ultravioletta) voluti dalla responsabile di zona della soprintendenza ai beni culturali di Salerno e affidato a Donato Inverso, chimico esperto in diagnostica per la conservazione e il restauro, ai quali è stata sottoposta la statua lignea del santo. Il 12 giugno dello scorso anno, infatti, mentre padre Domenico Marcigliano, della provincia salernitano – lucana dei frati minori francescani, era intento a preparare la statua lignea del santo per la processione del giorno dopo, notò fuoriuscire dall’occhio sinistro della statua un liquido simile a lacrime. Furono immediatamente avvisati il guardiano, i frati presenti in convento e il vescovo della diocesi di Teggiano. Il fenomeno della lacrimazione si verificò per altre due volte, ma si decise, per prudenza, di non divulgare la notizia, che iniziò a circolare in paese soltanto dopo alcuni giorni a seguito del prelievo effettuato per far analizzare il liquido. Le lacrime, intanto, furono asciugate con un panno custodito dai frati e il liquido fu inviato ai carabinieri del Ris di Roma, che non poterono, però, esaminarlo poiché insufficiente si presentava il campione di liquido raccolto.
Fu subito dichiarato invito alla prudenza da padre Domenico Marcigliano che così si espresse: «Quanto accaduto non lo definisco un miracolo ma un fenomeno sovrannaturale, un prodigio che ha bisogno di avere riscontro dalle analisi che saranno effettuate sul liquido» e ancora «dico di avere cautela, cautela, cautela. Invitiamo i fedeli a pregare. Quanto accaduto bisogna interpretarlo come un messaggio di speranza».
Il manutergi utilizzato per asciugare le lacrime dal 13 febbraio 2011 è custodito dai frati in una teca di vetro, sigillata dal vescovo e alla quale è stato concesso l’imprimatur alla supplica a sant’Antonio piangente. Intanto un chimico del legno della soprintendenza ai beni culturali di Salerno ha provveduto ad analizzare la statua.
Si riportano le parole di Donato Inverso a conclusione della sua dettagliata relazione: «Per quanto concerne il fenomeno della lacrimazione non ci sono segni e/o sostanze che inducono a credere alla manomissione dell’apparato pittorico e tanto meno trovare conforto per via chimico-fisica nella spiegazione del miracolo”.

http://www.santuariosantantonio.it/

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