Fratelli d’Italia, Fortunato lascia il partito: «Chi tradisce me tradisce un territorio»

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Fratelli d’Italia, Fortunato lascia il partito: «Chi tradisce me tradisce un territorio»

Dopo anni di sostegno a Fratelli d’Italia, Giovanni Fortunato lascia il partito ma non senza recriminazioni. «Ho aderito a questo progetto quando eravamo pochissimi, quando eravamo al 3 per cento, quando Edmondo Cirielli mi ha chiesto l’appoggio ad un partito che voleva crescere», ha detto in apertura di conferenza stampa a Policastro Bussentino. Lascia anche Giovanni Pellegrino, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia.

«Rappresento un territorio»

«Tradire me significa tradire un popolo e le migliaia di persone che hanno creduto fortemente nel progetto», ha spiegato il sindaco evidenziando che l’accordo all’interno del partito prevedeva che chi non aveva la possibilità di entrare in Regione sarebbe stato candidato alle Politiche. «Un accordo valso per tutti tranne che per me. Con grande umiliazione non sono stato candidato ma siamo stati costretti a votare la Lega», ha detto.

Escluso dalla ‘terna’ del Parco

Il sindaco è rimasto fuori dalla terna per la nomina del presidente del Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano, e in dissenso con le scelte effettuate dal partito di Giorgia Meloni, ha deciso di lasciare Fratelli d’Italia. «Pubblicamente il presidente Cirielli ha affermato che se la destra avesse vinto al Governo, avrebbe affidato a me la guida dell’Ente Parco, e come rappresentante del territorio e per aver contribuito fortemente alla crescita del partito».

Il futuro

Fortunato, davanti a giornalisti ed elettori arrivati per dargli sostegno, non risparmia nulla. «Era in atto un alto tradimento e una pugnalata alla mia persona. – dice – Ho una dignità, faccio politica perché ci credo, credo nella politica come strumento per lo sviluppo di un territorio, soprattutto come il nostro, abbandonato e senza rappresentanza. Non posso restare in un partito con una guida che fa queste strategie. Sono stato vicino al presidente Cirielli quando tutti lo avevano abbandonato. Lascio un partito che oggi è ai massimi storici, solo un folle potrebbe farlo. Io non ho mai fatto politica per opportunismo». Il futuro? «Continuerò a fare politica per il mio territorio, senza tradire nessuno».

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