Protesta a Salerno, scontri tra lavoratori e forze dell’ordine

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Protesta a Salerno, scontri tra lavoratori e forze dell’ordine

Otto feriti, di cui quattro lievi tra i poliziotti, due fermi, quattro denunce per resistenza a pubblico ufficiale e sette per peculato e appropriazione indebita. È il bilancio degli scontri di ieri mattina tra forze dell’ordine e lavoratori autonomi del consorzio di bacino Salerno 2. Una giornata di protesta iniziata all’alba a Ostaglio, dove il Comune di Salerno parcheggia una parte degli automezzi utilizzati per il ritiro dei rifiuti. Alcuni lavoratori, che da ieri sono in sciopero contro il decreto legge che scioglie i consorzi di bacino, avrebbero tentato di bloccare gli automezzi in partenza.

Da qui il primo intervento della polizia che, sgomberando l’area, ha permesso ai camion di entrare regolarmente in servizio. La protesta, poi, si è spostata davanti alla sede della Provincia. Alle 9.30 il secondo intervento della polizia, guidata personalmente dal questore di Salerno Vincenzo Roca. I manifestanti, circa un centinaio, bloccano la strada con due autocompattatori prelevati senza autorizzazione. Gli agenti, per sgomberare la carreggiata, hanno un primo contatto fisico con i manifestanti. Dopo circa trenta minuti la situazione torna alla normalità. Nel frattempo, i dipendenti del Corisa2 e alcuni lavoratori interinali, in coro spiegano le loro ragioni. «Stiamo facendo una protesta per non perdere il posto di lavoro». Secondo un lavoratore «la società provinciale si troverà personale in esubero che poi sarà messo in mobilità». Sono le 11 e il presidio resta imperterrito davanti Palazzo Sant’Agostino in attesa che una delegazione di lavoratori incontri l’assessore all’ambiente Giovanni Romano. I poliziotti antisommossa fanno da barriera all’ingresso. Mentre lo sfogo continua: «Veniamo dai Quartieri Spagnoli, dalla Sanità , dal Vomero. Sono 11 anni che veniamo a faticare qui perché qui ci ha mandato la Regione». E sottolineano: «Protestiamo contro il decreto legge non contro la Provincia».

Alle 11.30 però, forse quando apprendono che l’incontro con l’assessore Romano è spostato ad oggi, riprende il coro della protesta. La tensione sale. I lavoratori provano di nuovo ad occupare via Roma. Tra le macchine che procedono a passo d’uomo avviene il secondo contatto ravvicinato con le forze dell’ordine. Viene lanciata una fioriera, la polizia carica i manifestanti. Durante gli scontri otto persone restano ferite, di cui tre riportano contusioni alla testa. Arrivano altre due ambulanze della Croce Rossa. Due lavoratori vengono fermati. Solo verso le 13 pare ritornare la calma. Nel pomeriggio, le reazioni. La prima nota alle 14.56 viene dal Corisa2. Dario Barbirotti, consigliere comunale di Salerno, nonché presidente del consorzio Sa 2 denuncia: «I lavoratori, anche alcuni anziani e molte donne, sono stati colpiti con violenza. Un uso sproporzionato della forza che non ha alcuna giustificazione, né precedenti». Barbirotti che ieri pomeriggio è corso in questura per dare assistenza legale ad un operaio fermato, fa sapere che porterà la vicenda dei lavoratori in consiglio comunale a Salerno.

«La magistratura – conclude – dovrà verificare se è stata svolta in modo corretto la gestione dell’ordine pubblico e se ci sono delle responsabilità devono emergere ed essere punite». Reazione dura anche da parte della Filas: il segretario regionale Domenico Merolla, in una nota inviata anche al ministro degli Interni, denuncia «la vile aggressione subita dai lavoratori dei Consorzi di bacino della Provincia di Salerno». L’organizzazione sindacale chiede le dimissioni del questore. Oggi l’assessore Romano incontra come già previsto da una settimana i sindacati.

fonte: corriere del mezzogiorno

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