Giallo, donna ridotta in fin di vita nel Parco. Parroco: «Non è facile pensare che mostro sia uno di noi»

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Giallo, donna ridotta in fin di vita nel Parco. Parroco: «Non è facile pensare che mostro sia uno di noi»

«Una crudeltà diabolica, si “diabolica” perché non ha nulla di umano… Maria è stata trovata, dopo poco, a casa sua, a terra massacrata, ridotta in fin di vita…… Non è possibile ridurre la vita di una persona a niente! Io sono stato a casa di Maria e ho visto i segni di quella crudeltà: non è accettabile, non è pensabile, non è il frutto di chi si dichiara “essere umano!». Lo scrive sul profilo personale di Facebook il parroco di Monte San Giacomo, don Agnello Forte. La scorsa settimana un’anziana del posto di 76 anni, che vive con il marito affetto da una grave patologia, è stata rinvenuta a casa quasi priva di vita. Gli inquirenti indagano sul caso da giorni, ma al momento non è certo se si è trattato di un incidente domestico o un aggressione o un tentativo di rapina. 

«Maria è una donna anziana di piccola statura, molto cordiale. Maria – scrive il sacerdote – divideva la sua giornata tra l’accudire il marito malato, qualche chiacchiera con le amiche e la Celebrazione eucaristica. Maria ha un grande senso dell’ospitalità, cosa rara oggi. Una sera qualcuno è entrato a casa sua e questa donna indifesa, come sono gli anziani, è stata colpita dalla crudeltà di un “rifiuto dell’intestino” che ha le sembianze di una persona. Una crudeltà diabolica, si “diabolica” perché non ha nulla di umano. Maria è stata trovata, dopo poco, a casa sua, a terra massacrata, ridotta in fin di vita. Dai colpi subiti, “quello” l’ha colpita con l’intendo di ucciderla. Tutta questa crudeltà con quale fine? Di qualche banconota? Non è possibile ridurre la vita di una persona a niente! Io sono stato a casa di Maria e ho visto i segni di quella crudeltà: non è accettabile, non è pensabile, non è il frutto di chi si dichiara “essere umano”! Non lo nascondo: ciò che è accaduto a Maria mette a dura prova il mio perdono cristiano. Devo fare fatica a non lasciarmi andare a sentimenti poco evangelici. Lo confesso come uomo e come prete. Questa crudeltà ha toccato il tessuto della nostra comunità di Monte San Giacomo: le cose non possono essere le stesse, siamo vulnerabili e indifesi. È stata colpita la pace, la serenità, il sentirsi protetti di un paese. Nemmeno è facile, il solo pensare, che questo mostro sia uno di noi. È orribile essere colpiti nella parte più sacra e debole: gli anziani e i bambini. “La violenza sugli anziani è disumana, come quella sui bambini, ma Dio non vi abbandona, è con voi, con il suo aiuto voi siete e continuerete ad essere memoria per il vostro popolo e anche per noi” (Papa Francesco). Maria sta combattendo. Forza mia cara   Maria – conclude il sacerdote – la nostra comunità ogni giorno prega per te e la tua famiglia».

«Sono anche io molto dispiaciuto e sopratutto preoccupato per quanto è accaduto a Maria. Condivido – commenta il sindaco di Monte San Giacomo, Raffaele Accetta, su Facebook – la riflessione di Don Agnello e colgo l’occasione per manifestare la mia vicinanza alla sua famiglia e rinnovare l’invito, fatto già’ nel passato sopratutto alle persone anziane,di collaborare, segnalando qualsiasi episodio che possa destare sospetti. La cordialita’ che ci contraddistingue,nel saper essere ospitali con tutti,vorremmo che fosse apprezzata, condivisa e non fraintesa, per la tranquillità’ e il vivere sano del nostro paese. Forza Maria,ti siamo tutti vicini».

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