Giorgio La Malfa a Scario: «Crisi attuale faccia riscoprire John Maynard Keynes» | VIDEO-FOTO

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Giorgio La Malfa a Scario: «Crisi attuale faccia riscoprire John Maynard Keynes» | VIDEO-FOTO

«Un capitalismo selvaggio ha insegnato la logica del profitto a ogni costo, del dare per ottenere, dello sfruttamento senza guardare alle persone. E i risultati li vediamo nella crisi che stiamo vivendo». La critica di Papa Francesco al capitalismo trova riferimento nelle parole di don Tonino Cetrangolo, parroco di San Giovanni a Piro, quando sabato pomeriggio alle 18:00 nella chiesa Immacolata di Scario, ha accolto e dato il benvenuto alla presentazione dell’ultimo libro di Giorgio La Malfa su John Maynard Keynes. Un luogo carico di suggestioni, quello scelto dall’amministrazione comunale, come punto di incontro di quelle che sono «facce di una stessa medaglia», ha spiegato il sindaco Ferdinando Palazzo: chiesa, politica e economia convivono da sempre ed operano in un intreccio di influenze e interessi. A condurre il discorso, insieme allo scrittore, è stato Franco Maldonato, avvocato e assessore alla Cultura del Comune di San Giovanni a Piro. 

L’intervista Maldonato ha introdotto l’autore spiegando subito come La Malfa nel suo saggio sia stato mosso da un duplice obiettivo. Da una parte saldare un debito intellettuale, contratto fin dalla formazione, con Keynes, e dall’altra sfatare un luogo comune e cioè che l’economia sia una scienza triste. «La grandezza di Keynes, che poi lo rende attuale, è che l’economia non è un’esercitazione astratta. In sintesi: o è utile o non serve a niente», ha detto subito in apertura il deputato e studioso di economia. «La sua grandezza – ha spiegato – è stata dimostrata nella pratica. Durante la crisi del ’29, in una situazione tremenda per l’Europa, Keynes avvertì la necessità di scrivere qualcosa di utile, fare in modo che l’insegnamento non fosse esercizio astratto ma pratico. L’economia doveva dare risposte ai problemi». «La sua dottrina – ha proseguito La Malfa – è attuale, l’economia deve diventare una scienza utile. Anche oggi siamo nel pieno della crisi e di fronte a un fenomeno di tale gravità sociale, dato dalla disoccupazione per esempio, c’è il dovere morale di trovare risposte». 


La Grande guerra, il crollo di Wall Street nel 1929, la Seconda guerra mondiale segnano drammaticamente il tempo di Keynes. «Se questa crisi nascesse da un problema concreto, come un terremoto per esempio – continua La Malfa riprendendo un pamphlet scritto da Keynes nel 1933 – allora la risposta verrebbe dal duro lavoro di ricostruzione. Ma il problema nostro nasce dal fatto che non abbiamo capito quali siano i problemi». Un riferimento dunque anche al quadro politico attuale: «Il limite di Renzi è che è un uomo energico, noi abbiamo bisogno di uomini energici, ma non sa dove applicare la sua energia – ha detto La Malfa – cioè non ha l’autorevolezza. L’Italia – ha detto – non ha ancora trovato una voce forte che possa difendere e affrontare i problemi».

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