Giornalisti di Miami nel Cilento sulle tracce di Hemingway

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Giornalisti di Miami nel Cilento sulle tracce di Hemingway

di Oreste Mottola

«Vogliamo capire quanto è vero che il mare di Acciaroli è ancora il mare di Hemingway» raccontano Laura e Julio Lopez, giornalisti e documentaristi della Jc films di Miami, insieme catena televisiva e casa di produzione cinematografica. Hanno alloggiato in un hotel a Napoli e percorrono in auto l’intera Campania fino a Acciaroli, uno dei gioielli del Cilento, dove la Campania si impasta con il resto del sud. Laura Lopez conta di finire il lavoro per la primavera prossima il film e di portarlo nei principali cinefestival del mondo, «Hemingway comincia a essere dimenticato anche nella sua Florida», Julio, suo marito, proviene da Cuba ed è anche più coinvolto. La smentita di Fernanda Pivano, la maggiore anglista italiana: «Mai Hemingway è sceso sotto Roma», con loro non sembri funzionare. All’interno del bar Meeting, sul porticciolo, c’era la casa di Masarone che per decenni questa storia l’ha raccontata ai turisti. La sua piccola barca, quella che rientrava in porto trainando a remi i grandi pesci spada, i marlin, le cernie e i saraghi attaccati alle tavole. Nella libreria di Acciaroli questo libro si continua a vendere bene. Un po’ tutti l’hanno letto ma i più giovani ne diffidano, Masarone parlava, e Achille Di Matteo, che qualche parola d’inglese la comprendeva per via di sette anni di prigionia da soldato, traduceva. Il figlio Antonio, uno degli ultimi pescatori, ancora ricorda: «Drink, Tony, drink!, diceva sempre a mio padre e io non sapevo che fosse scrittore, per me era un americano, robusto strano e un po’ bizzarro. Chiede dei pesci e passava lunghe ore a guardare come papà rammendavo le reti, seduto per terra, scalzo».

Ernest Hemingway – giurano i figli di quei pescatori – ideò qui Il vecchio e il mare. Alloggiò per un po’ alla «Scogliera» dei Petillo e per un po’, quando dall’albergo fu buttato fuori per ubriachezza, in un appartamentino affittato, Antonio Masarone ed era soprannominato davvero «u Viecchiu» per via dei capelli che, fin da giovane, gli erano diventati bianchi: la sua somiglianza con Spencer Tracy è impressionante, Hemingway lo aspettava al rientro dalla pesca e chiedeva come fosse andata, guardava i pesce spada catturati, lo studiava mentre ricuciva le reti, Forse fu per tutto questo che Antonio Masarone divenne Santiago anche se il mare di Acciaroli si trasformò, poi nel romanzo, in quello di Cuba, Mentre a Laura e Julia i racconti e le suggestioni sembrano bastare, e si fanno incantare anche dal cartello “Acciaroli, la terra di Hemingway”, dalla storia dei longevi e dalla figura di Ancel Keys.

Per eventuali contatti con il giornalista che ha redatto questo articolo: orestemottola@gmail.com

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