Giovani dispersi sugli Alburni, poi rintracciati. Sindaco: «Ore di angoscia, ma straordinario lavoro»

«A nome mio personale, dell’intera amministrazione comunale e di tutta la comunità locale, esprimo tutto l’apprezzamento per lo straordinario lavoro di coordinamento, di azione e di risoluzione del grave problema affrontato, e brillantemente risolto, ai carabinieri della compagnia di Sala Consilina, al personale dei Vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno e al Corpo forestale dello Stato, che alle prime ore di questa mattina hanno rintracciato e rinvenuto due nostri giovani concittadini, Giuseppe e Francesco». Lo scrive in una nota il sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano, all’indomani del ritrovamento dei due giovani del posto che da sabato pomeriggio avevano fatto perdere le loro tracce. I due giovani, di 21 e 26 anni, si erano incamminati nei sentieri dei monti Alburni per raggiungere il monte Alburno di Petina da località Acquafredda alla ricerca di tartufi. Domenica mattina, dopo ore di ricerche, i vigili del fuoco di Sala Consilina, grazie anche al supporto dell’elinucleo di Pontecagnano, hanno rintracciato e salvato i due ragazzi in una località del comune di Ottati. I due avevano trascorso la notte riparandosi tra la vegetazione. 

«Un ringraziamento particolare va agli agenti del comando stazione del Corpo forestale dello Stato di Roccadaspide, ottimamente diretti dal vice ispettore Massimo Giuliani, coordinati dal Cta di Vallo della Lucania e dal comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Salerno, per il decisivo contributo apportato. – scrive ancora il sindaco, che aggiunge – Esprimo, inoltre, tutta la vicinanza e la solidarietà umana alle Famiglie dei due malcapitati giovani nostri concittadini, per l’angoscia che certamente hanno patito durante le ore della ricerca. Una disavventura – conclude Iuliano – che fortunatamente si è risolta nel migliore dei modi e positivamente, e che solleva tutti dalle preoccupazioni, dalle ansie e dai timori che hanno colpito in queste ore l’intera comunità Rocchese».

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