Vallo della Lucania, grillini interrogano il Parco su selecontrollori ungulati e centro biodiversità

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Vallo della Lucania, grillini interrogano il Parco su selecontrollori ungulati e centro biodiversità

Il Movimento Cinque Stelle di Vallo della Lucania chiede chiarimenti al presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino, e al direttore, Angelo De Vita. Le questioni sono due. Da un lato è stata ufficialmente chiesta trasparenza riguardo la copertura assicurativa dei ‘selecontrolli ungulanti’ istituiti dall’ente Parco. Dall’altro chiarimenti circa le attuali condizioni dell’ala sud del Centro della Biodiversità che si trova in località Montisani, a Vallo della Lucania.

Selecontrolli ungulanti I grillini vallesi fanno presente che il prelievo selettivo è stato approvato con la delibera numero 30 del consiglio direttivo del 31-10-2008. Dagli articoli del regolamento si leggono le norme che devono essere obbligatoriamente eseguite: personale autorizzato, modalità di svolgimento, norme comportamentali generali e norme di sicurezza. Proprio tra questi punti interviene il M5S specificando che «in nessun punto si parla della relativa copertura assicurativa». A nome dell’intero movimento il suo portavoce, Alessandro Maiese, chiede in che maniera è stata allora regolamentata l’assicurazione, e se questa non dovesse esistere, come provvederà per risanare un ipotetico vuoto regolamentare.

Ala sud centro biodiversità Su questo punto, gli attivisti ricordano che il 13 febbraio l’ala sud risultava essere aperta ed incustodita, proprio per questo era stata oggetto di atti vandalici e deturpata dalla situazione di abbandono salvaguardi e mancanza di tutela in cui si trovava. A distanza di 5 giorni il M5S di Vallo della Lucania chiede allora quali sono le motivazioni che non hanno permesso l’avvio del progetto ‘Centri studi e ricerche sulla biodiversità”, «d’altronde era per questo progetto che tali strutture erano state edificate». Chiede, poi, «per quale genere di attività verrà allora utilizzata la struttura dal momento che il progetto non è stato attuato, e in quanto tempo, soprattutto, sarà utilizzabile».  

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