Il Punto Nascita di Sapri è in bilico dopo la delibera della giunta regionale
| di Redazione
La Giunta Regionale della Campania ha approvato il provvedimento di riordino e razionalizzazione della rete dei Punti nascita presenti sul territorio regionale. La decisione arriva in ottemperanza alle prescrizioni impartite dai Ministeri della Salute e dell’Economia.
Il piano approvato dalla Regione prevede la chiusura di almeno il 50% dei Punti nascita considerati “sub standard” e non in possesso di deroga, in particolare quelli con un numero di parti inferiore a 500 annui, come stabilito dalla normativa nazionale. Tra le strutture interessate figurano i presidi di Piedimonte Matese, Sessa Aurunca, Sapri, Polla, San Paolo e San Giovanni Bosco, dove nel 2024 si sono registrati tra i 162 e i 458 parti, ben al di sotto della soglia fissata. Alcuni di questi avevano già ricevuto un parere negativo alla richiesta di deroga da parte del Comitato Percorso Nascita nazionale (CPNn), a causa dell’assenza di condizioni orogeografiche che giustificassero un’eccezione.
Il documento approvato recepisce tutte le prescrizioni ministeriali, impegnando la Regione a completare la razionalizzazione entro il 31 dicembre 2025. Saranno salvaguardati i presidi in aree con riconosciuto disagio orografico (come Ariano Irpino, Vallo della Lucania e Ischia) per i quali è stato ottenuto il parere favorevole alla deroga.
L’Asl di Caserta ha già dato mandato per la cessazione dell’attività dei Punti Nascita di Piedimonte Matese e Sessa Aurunca. Al contrario l’ASL di Salerno non ha ancora dato seguito all’ordine di chiusura per Sapri. Una situazione che lascia il futuro del reparto in un limbo.
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