Il Cilento a Tipicità sorprende di gusto fra turismo, rievocazioni e gastronomia

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Il Cilento a Tipicità sorprende di gusto fra turismo, rievocazioni e gastronomia

Nei momenti più bui, il Cilento non ha perso la speranza e la dignità di un territorio fiero e laborioso. Dai moti cilentani del 1828, che ieri sono stati rievocati con un’esibizione in piazza del Popolo a Fermo, alla fiera dedicata alle Piccole Italie, non sembra siano passati quasi 200 anni. La sensazione è che quando inizi a combattere per i tuoi sogni cominci a vincere. E’ un Cilento inedito, che emoziona e sorprende, quello che si promuove nelle Marche, partecipando alla fiera Tipicità, una tra le più importanti del settore enogastronomico e turistico del Centro Italia. L’evento, a Fermo dal 5 al 7 marzo 2016, è diventato negli anni uno dei punti di riferimento principali a livello europeo (in questa edizione 2016 ospita oltre 200 espositori da tutta Italia).

Il Took Cilento in questa edizione è l’ospite nazionale insieme al Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, e la Condotta Slow Food Camerota Golfo di Policastro, ed è alla Fiera con una presentazione esclusiva interamente dedicata al territorio cilentano a cui partecipano prodotti enogastronomici e naturalistici, di eccellenza. Dai grani antichi ai formaggi, passando per i fichi, l’olio extravergine d’oliva e le Alici di Menaica. Un’occasione di promozione che permetterà di far conoscere nello specifico l’offerta turistica, culturale e artistica del Cilento e i prodotti eno-gastronomici, ma anche la sua storia.

A contribuire a ricreare l’atmosfera del 1828 sono stati 60 attori diretti da Gaetano Stella, che per l’occasione hanno realizzato una rievocazione in costume che ha ricordato gli anni delle repressioni, gli anni violenti del dissenso, quando Bosco fu rasa al suolo. Accanto alla figura del Canonico Maria De Luca c’erano il maresciallo Francesco Saverio Del Carretto, i fratelli Capozzoli. Una rivolta di pochi nella «terra dei tristi» che portò ad una repressione quasi senza difficoltà, ma ciò nonostante per il Cilento non è stata una vera sconfitta. Oggi resta uno di quei luoghi simbolo che non ha perso la sua libertà e il suo coraggio. E’ un Cilento pieno di storia e cultura, di terra da preservare e raccontare, che si mostra nelle Marche. Una sfida per il futuro per le amministrazioni di Camerota, Casaletto Spartano, Morigerati, Piaggine, Rofrano e Tortorella, unite nel Took Cilento, che hanno messo in campo una serie di progettualità e iniziative per tutelare ambiente e cittadini correndo a perdifiato verso l’innovazione.  

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