Il Cilento dice addio al corpo forestale dello Stato. Valiante: «Io non entusiasta ma ho votato per spirito di gruppo»

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Il Cilento dice addio al corpo forestale dello Stato. Valiante: «Io non entusiasta ma ho votato per spirito di gruppo»

Dopo 193 anni il Corpo forestale non esiste più. La polizia italiana ad alta specializzazione ambientale sarà infatti assorbita da un’altra forza di polizia. A deciderlo è un disegno di legge che ieri, martedì 4 agosto, è stato approvato definitivamente dal senato. Si tratta di una legge che ha l’obbiettivo di riformare l’intera pubblica amministrazione, forze di polizia comprese. Da oggi i circa 8 mila uomini che componevano il corpo forestale dovranno attendere pazientemente di scoprire a quale «Altra forza di polizia» saranno accorpati e come, dato che nel disegno di legge appena approvato non è ben specificato. Pazienti però non sono stati ieri, dove a Roma hanno protestato per dire no allo scioglimento ed alla militarizzazione. Infatti c’è, tra le altre possibilità, che i circa 8 mila forestali diventino militari contro il loro volere nel momento in cui nelle camere del potere decidano che saranno i carabinieri ad inglobare la polizia ambientale. A parlare con alcuni interni al settore sembrerebbe proprio questa la direzione ma precisano: «Niente di ufficiale ancora ma pare ci siano accordi col comando dell’Arma». Il Movimento 5 stelle ha definito dal canto suo la legge «uno scempio di stato».

«Renzi e Madia disperdono la polizia ambientale: le ecomafie ringraziano», questo lo slogan sugli striscioni ieri a Roma. Di ecomafie parlò al giornale Del Cilento anche Luigi Inverso, segretario regionale dell’unione generale del lavoro e nel corpo forestale da oltre 30 anni, aggiungendo poi «Non si possono buttare alle ortiche 200 anni di esperienza e dire ‘questi non ci servono più’, per noi è mortificante soprattutto per la dignità di chi veste questa divisa dopo tutto quello che abbiamo dato, una vita intera come me con circa 30 anni di lavoro dato ed alla fine è come se non avessimo dato niente. Una mortificazione a livello personale e professionale».

Tra chi, nelle passate votazioni in Parlamento, ha votato a favore ci sono i 3 deputati cilentani: Simone Valiante, Tino Iannuzzi e Sabrina Capozzoli. Il giornale del Cilento ha contattato Valiante, che in questi anni si è molto speso per l’ambiente, per parlare meglio delle nuova legge e dei suoi effetti sul territorio cilentano e parco nazionale. «Dal punto di vista delle funzioni non dovrebbe cambiare nulla, nel senso che la nuova organizzazione del corpo forestale è già interna ai corpi di polizia quindi questo non dovrebbe implicare né una riduzione dei servizi né alla riduzione del personale stesso – spiega il parlamentare che poi aggiunge -. Io personalmente non ne sono entusiasta di questa scelta, alla quale mi sono adeguato per spirito di gruppo, perché ritengo che il corpo forestale abbia una lunga tradizione nel paese».

«Sono quello che insieme ad altri colleghi ci siamo battuti affinché il corpo forestale rimanesse acquisendo anche altre funzioni, come la repressione delle frodi ed altre funzioni che sono in capo al ministero dell’agricoltura – Valiante spiega come in passato il suo impegno sia stato concentrato per il potenziamento del corpo forestale -. C’è stata una scelta di governo che è andata in questa direzione ma questo, come ci è stato più volte rassicurato, non dovrebbe comportare una nessuna riduzione né di personale né di funzioni legate nello specifico a territori come il nostro che beneficiano maggiormente dell’attività di questo corpo di polizia».

Ma se le mansioni resteranno le stesse, il personale non diminuirà perché allora accorpare il corpo forestale con un’altra polizia che ancora non si è deciso? «Ma perché c’è un disegno governativo di accorpare progressivamente le polizie su altri modelli europei, si è partiti da lì ma io personalmente avrei fatto una valutazione diversa ma si è deciso di partire dal corpo forestale dello stato ma non riguarda solo lui – si avvia poi a conclusione Valiante -. È chiaro che poi si riducono l’assetto dirigenziale, la spesa. Accorpando i corpi di polizia effettivamente c’è una razionalizzazione, che poi la razionalizzazione non è sempre funzionale quella sarà una cosa che valuteremo, io ero dell’opinione che bisognasse affidare altre funzioni al corpo forestale per giustificarne anche una attività più ampia e più complessiva. C’è una logica di risparmio e di efficienza che si muove sui centri di spesa, sugli accorpamenti dirigenziali – in ultima battuta tiene a sottolineare ancora una volta come -. Le persone che lavorano continueranno a lavorarci. Nessuno sarà mandato a casa».

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