Il Cilento si racconta al Suor Orsola Benincasa, con la presentazione del libro «Teste Mozze» di Franco Maldonato

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Il Cilento si racconta al Suor Orsola Benincasa, con la presentazione del libro «Teste Mozze» di Franco Maldonato

Una giornata di studi per riflettere sull’educazione e l’impegno nel Risorgimento, attraverso l’esempio di Costabile Carducci, si terrà martedì 24 novembre, alle ore 16, nella suggestiva e storica sede dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. L’iniziativa intende avviare una riflessione tra letteratura, storia ed educazione sul modello di pedagogia civile e dell’esempio che emerge dalla figura di Costabile Carducci, l’eroe dei moti cilentani del 1848 che, sbarcato il 4 luglio sulla spiaggia di Porticello ad Acquafredda di Maratea, morì tragicamente per mano del prete filo-borbonico Vincenzo Peluso. All’incontro parteciperanno il rettore Lucio d’Alessandro, il preside della Facoltà di Lettere, Emma Giammattei e il preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Enricomaria Corbi. Relazioneranno la pronipote dell’eroe risorgimentale, Milena Carducci, e i professori Vittoria Fiorelli, Gianluca Genovese e Fabrizio Manuel Sirignano. Concluderà i lavori l’avvocato e scrittore, Franco Maldonato (nella foto), assessore alla Cultura di San Giovanni a Piro e autore del volume «Teste mozze», edito da Iride-Gruppo Rubbettino,Soveria Mannelli 2015, che sarà presentato nel corso della giornata. Il libro di Maldonato, sotto forma di romanzo storico, ricostruisce attraverso fonti reali la vicenda di Costabile Carducci, da cui emerge il modello di pedagogia civile di cui si dibatterà nel seminario. Un lavoro dettagliato e completo che contribuisce a definire l’identità dei luoghi e degli uomini che hanno operato in quegli anni. Un testo che – secondo Gabriel Saad, docente all’università Sorbonne – andrebbe portato nelle scuole, come manuale, fedele, della storia del nostro Paese. 

Teste mozze Nel luglio del 1851, un uomo politico inglese decide di interrogare il Ministro degli Esteri della Regina Vittoria sulla scomparsa di un deputato del Regno delle Due Sicilie. I sospetti si concentrano su un prete di Sapri, che aveva già servito gli interessi di Casa Borbone. L’ambasciatore del governo napoletano a Londra, messo a parte della iniziativa del parlamentare inglese, cerca di bloccare la discussione dell’interpellanza, mettendo in moto la «macchina del fango» e, quando questa si inceppa, eccitando la complicità di autorevolissimi uomini politici, come Disraeli, e di giornalisti già da tempo a libro-paga di Ferdinando II di Borbone. L’affaire rivela così un «giallo», che si dipana in una sequenza di fatti e di antefatti, che incrociano gli accadimenti del Risorgimento Europeo ed i suoi principali protagonisti: Metternich, Palmerston, Mazzini, Garibaldi e Cavour, fino al sorprendente colpo di scena finale.

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