«Il fico secco vale…», la sfida della fondazione Vico per valorizzare il fico bianco

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«Il fico secco vale…», la sfida della fondazione Vico per valorizzare il fico bianco

Il progetto promosso dalla Fondazione Giambattista Vico per la valorizzazione del fico bianco è quasi pronto per partecipare alla misura 16.1 della Regione Campania. Ieri nel convento benedettino di Giungano si sono riunite tutte le parti interessate per dare il proprio contributo al progetto: enti pubblici, proloco, aziende agricole. Tra i comuni hanno già dato la loro adesione Agropoli, Giungano, Montecorice, Monteforte, Orria e Prignano Cilento, oltre al Gal Cilento Rigeneratio e al Flag Cilento Mare Blu.

Per le istituzioni presenti sindaci e assessori dei vari comuni, per il Gal il presidente Carmine D’Alessando e Roberto Ricci, per il Flag il direttore Claudio Aprea, che ha partorito l’idea su cui si fonda l’intero progetto. La Pro Loco di Giungano del presidente Marialuisa Colangelo ha colto al volo la proposta della Fondazione ritenendo «importante il percorso intrapreso dato che da tempo porta avanti la “Festa del fico bianco”, appuntamento enogastronomico annuale tra i più apprezzati del territorio». D’Angiolillo, Manzi, Santomiele le aziende cilentane ma il partenariato si è esteso anche fuori provincia grazie alla presenza de La Montanara di Sant’Antimo nel napoletano, all’azienda del dottor Caserta nel casertano e una terza in provincia di Benevento che dovrebbe dare la propria adesione nei prossimi giorni.

Fin da subito la Coldiretti Salerno, nella persona del direttore Tropiano, ha aderito tant’è l’11 settembre prossimo, infatti, il progetto “Il fico secco vale…” sarà presentato alla stampa presso la sede della Coldiretti provinciale e quella sarà l’occasione per esporre i vari punti e passaggi da attuare. Unanime il pensiero dei partner che ieri sedevano al tavolo tecnico: «Idea ottima e preziosa quella della Fondazione Vico – dicono – una possibilità concreta di sviluppo per il territorio e per una risorsa unica al mondo».

Claudio Aprea, direttore della Fondazione spiega: «Il fico secco è una valore cilentano negato una risorsa che ha una gamma di risorse pressoché infinite ma che ad oggi non si concretizzano. Di assoluta importanza, dunque, mettere in campo una strategia per valorizzare questa filiera e farla divenire un vero valore del territorio, fortemente identitario e testimone di una tradizione che affonda le proprie radici nella storia».

Non presente all’incontro il presidente dell’istituto Vincenzo Pepe che al telefono dichiara: «Un progetto che ho voluto fortemente e che sono sicuro rappresenterà possibilità molto valide non solo per il Cilento ma per tutta la Campania; per questo motivo abbiamo voluto dare al tutto un respiro più ampio facendogli oltrepassare i confini cilentani. È nato una partenariato molto forte – continua – che qualunque sia il responso della Regione su questo progetto si costituirà in associazione di categoria al fine di poter partecipare anche ad altri bandi».

Il partenariato è ancora aperto. Gli interessati, quindi, possono contattare la Fondazione o l’ufficio stampa e iniziare l’iter per rientrare nel progetto.  

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