Castellabate, convegno F.I.D.A.P.A. “Paesaggio e Cultura”

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Castellabate, convegno F.I.D.A.P.A. “Paesaggio e Cultura”

Dopo un periodo di sosta per validi motivi, la F.I.D.A.P.A., federazione italiana donne arti professioni affari, sezione di Castellabate, presieduta da Giovanna Maria Lepore, con il solerte contributo della segretaria Roberta Piccirillo, ha ripreso la sua attività con il convegno “Paesaggio e Cultura” Progettare Sostenibile, all’Hotel Hermitage di San Marco di Castellabate. Quest’anno infatti sarà dedicato alla tematica del rispetto, iniziando con quello essenziale nei confronti della Natura. Dopo il rito dell’ossequio all’inno europeo, dalla nona sinfonia di Beethoven, detto inno alla gioia, ed a quello italiano “Fratelli d’Italia”, ed il saluto del neosindaco Costabile Spinelli alla sua prima presenza pubblica istituzionale, alla presenza di autorità militari, ha dato inizio al Convegno la presidente Lepore. Con l’introduzione del presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Amilcare Troiano, che ha sottolineato l’importanza della Cultura dell’Ascolto, è stata data la parola all’Architetto Urbanistico Enrico Auletta, che, interessandosi di arredo urbano e quindi di architettura di giardini, ha mostrato il cambiamento dell’arredo vegetale del Lungomare di Salerno, mutato nel tempo.  Per varie motivazioni, estetiche, di richieste e di malattie degli alberi, ora per il punteruolo rosso che distrugge le palme, l’architetto pianifica, sceglie, progetta l’area verde, tra ombre e spazi solari, tra prospettive varie ed uso del luogo. Abbiamo quindi un esempio nel quale l’uomo dirige la Natura, anche durante la sua gestione tra potature che danno forme scelte e non certo naturali, la prevarica, pur nell’attenzione alla botanica, per un risultato finale al servizio dell’Uomo. Ha fatto seguito la relazione del farmacista Nicola Di Novella di Sassano, che ha mostrato varie splendide foto del Cilento. Nella sala buia, tesi ad osservare forme e colori naturali proiettati, l’elegante pubblico è stato coinvolto emotivamente. Di Novella ha ribadito, da puro cilentano, il suo desiderio che il Parco sia al servizio dei locali, non si proietti per un Turismo, anche se di qualità, invece da molti auspicato! Ha mostrato l’importanza delle tante specie vegetali esistenti in questo territorio, egli stesso impegnato per un richiamo ad alcune di queste, come per le orchidee. Giustamente ha affermato l’importanza di divulgare anche tra i giovani la conoscenza della Natura, l’apprezzamento della sua bellezza e la capacità di saperla “leggere”, conditio sine qua non per rispettarla! Ha richiamato quindi da una parte all’importanza del prevalere della Natura sull’Uomo, e. contemporaneamente, all’essenzialità di quest’ultimo, rifacendosi però ad un tempo in cui questi sapeva inserirsi in essa conoscendone le ferree leggi, il cui prevaricare porta tragedie incontenibili. Da vero utopista, richiamava a lasciare l’uomo libero delle sue scelte e del suo agire, quasi non rendendosi conto di come è mutato l’essere umano, anche nel Cilento, con abitudini diverse, richieste mutate, desideri ben oltre il vivere naturalista, da alcuni auspicabile, ma da molti, da troppi, ben lungi dal volerlo attuare!!! Anche il presidente naturalista, Vincenzo La Valva, affermava che un futuro auspicabile era quello nel quale per una zona naturalista non sarebbero servite regole e leggi!!! Siamo tuttavia molto lontani da questa utopistica realtà!!! Per preservare, almeno in buona parte, le prerogative conservate in questo territorio sia per le regole naturalistiche rispettate dagli abitanti di un tempo, ma anche perché, lontani da luoghi coinvolti nel processo industriale ed economico, ovvero perché non ne erano coinvolti per emarginazione dai più subita! La situazione è completamente mutata, per preservare quanto molti iniziano a comprendere ed a ricercare, ora occorre che penetri una cultura che rispetti regole e leggi necessarie. Ha concluso il senatore Alfonso Andria che, con la diplomazia e l’oratoria che gli sono proprie, ha ribadito la necessità di diffondere sempre più in tale popolazione la cultura del rispetto per quanto posseggono per loro stessi e per un richiamo di Turismo di qualità, a cui molti auspicano per uno sviluppo ecosostenibile. Troppo spesso, tesi in un interesse economico, sono stati realizzati eventi ben lungi sia dall’equilibrio naturale che dalla cultura locale, come sagre della trippa,. sagra della birra ed altro. Ha sottolineato l’importanza della conservazione della biodiversità. Molto è stato fatto, ma molto altro è da intraprendere-ha affermato- per “sfondare” la barriera psicologica e culturale dei locali. Ha quindi reso noto che è il primo firmatario del disegno di legge “RISCHIO IDROLOGICO”, per prevenire i tanti disastri ambientali che si verificano nel territorio. La calda serata, che ha proposto un tema così interessante e tanto discusso, sottolineato anche dal luogo, ammirando l’oscuro mare ed il piccolo illuminato centro abbarbicato sulla collina, si è conclusa con la cultura gastronomica locale, assaggiando miriadi di pizze cilentane.

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