Incontro dei sindaci su chiusura punto nascite, Fortunato: «Ora basta chiacchiere»

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Incontro dei sindaci su chiusura punto nascite, Fortunato: «Ora basta chiacchiere»

L’incontro con i sindaci della Comunità Montana Lambro e Mingardo programmato per domani alle 18:00 presso l’aula consiliare del Comune di Sapri è stato spostato presso la sede del Parco a Vallo della Lucania alle ore 19:00. «La decisione – spiega il sindaco di Sapri Antonio Gentile – presa con Vincenzo Speranza, il presidente della Comunità Montana Bussento Lambro e Mingardo, il presidente del Parco Salvatore Iannuzzi e il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo Diano e Alburni Tommaso Pellegrino, per dare una maggiore valenza politica all’incontro».

In polemica il sindaco di Santa Marina, Giovanni Fortunato, che con una nota stampa ha fatto sapere che non sarà presente alla riunione per affrontare la questione chiusura punto nascita dell’Ospedale dell’Immacolata. «Non sarò presente al convegno. – spiega il primo cittadino di Santa Marina – Ritengo che a questo punto sia il momento di passare ai fatti. Credo che l’azione migliore adesso sia quella di andare a protestare con la fascia da sindaco sotto la sede della Regione e al Ministero della Salute, per far sentire con forza la nostra voce a tutela dei cittadini e per il diritto alla salute, perché i responsabili sono il Presidente De Luca e il Ministro Grillo e solo loro, insieme o separatamente, possono e devono risolvere il problema».

«Invito anche i Sindaci del territorio, tutti, anche chi sostiene la sinistra, a manifestare affinché il Governatore De Luca revochi la decisione scellerata di chiudere, a partire dal 1 gennaio 2019, i punti nascita degli Ospedali di Sapri e Polla. Questa è l’unica azione a cui intendo partecipare – continua Fortunato-  non credo in questi convegni strumentali finalizzati alla campagna elettorale delle prossime votazioni europee. Mi sarei aspettato che i sindaci che lo hanno sostenuto e che lo sostengono ancora prendessero le distanze da De Luca e dal Pd, e che facessero la stessa cosa i parlamentari di maggioranza nei confronti del ministro Grillo. Credo comunque che non è mai troppo tardi, soprattutto per difendere la nostra dignità. Dobbiamo lottare per tutelare questo nostro territorio, non possiamo permettere che continuino a degradarlo e umiliarlo, per il bene dei nostri cittadini che noi abbiamo il dovere di tutelare, per il nostro bene e soprattutto per quello delle generazioni future».

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