Tantissime le richieste per il Metrò del Mare. Ma a Marina per quest’anno non se ne parla
| di Ermanno Forte Da un articolo pubblicato qualche giorno fa da "Il Mattino" veniamo informati del grande numero di utenti che in questo periodo dell’estate stanno usufruendo del Metrò del Mare. Grande successo per le linee dirette nel Cilento, molti biglietti venduti, comunque, anche per quelle che portano alla Costiera amalfitana. Dopo il caos autostradale dei giorni scorsi, in molti preferiscono il traghetto per raggiungere le località balneari a sud di Salerno.
Così, secondo i dati forniti dal consorzio, in questi giorni si è registrato un record di presenze a bordo dei taxi del mare: moltissimi i passeggeri partiti da Napoli e numerosi pure quelli che si sono imbarcati dal molo Manfredi a Salerno. Insomma, sembra che i campani preferiscano evitare le code e l’autostrada usufruendo del servizio non soltanto per gli spostamenti di un giorno ma anche per quelli del fine settimana. Complici anche le agevolazioni e gli sconti per le famiglie e per i gruppi superiori alle 15 persone stabiliti per rendere il biglietto più competitivo in un periodo di crisi economica (per info collegarsi al sito http://www.metrodelmare.com/, oppure chiamare il call center al numero 199600700).
Sono sei le linee dedicate quest’estate alla sola costiera cilentana le quali, nel mese di luglio, hanno già trasportato 14978 passeggeri.
E di questi ben 2817 sono partiti da Salerno città capoluogo. Un numero di presenze, dunque, nettamente superiore a tutte le altre precedenti edizioni e che dimostra come le abitudini dei vacanzieri stiano nettamente cambiando.
Gli interrogativi sorgono spontanei quando leggiamo sul Mattino che "quest’anno, dopo sei anni di assenza, il Metrò del Mare è tornato a sbarcare vacanzieri anche a Marina di Camerota. La Regione Campania, difatti, ha investito 2.136.000 euro di fondi europei per finanziare i lavori di adeguamento del porto, realizzati dal Comune di Camerota. E il consorzio ha deciso di predisporre dalla località cilentana collegamenti marittimi giornalieri sia con le altre località della Costiera e sia con Capri, Napoli, Positano ed Amalfi."
Che cosa?
Le cose, è evidente, non stanno proprio così. In teoria a Marina di Camerota c’è la fermata del Metrò del Mare, ma in pratica il traghetto non entra nel porto. Basta leggere il depliant illustrativo di linee, orari e tariffe per accorgersene: la fermata Camerota è contrassegnata da un asterisco che ci porta ad una nota a piè di pagina che dice "per motivi tecnici l’approdo al porto di Camerota è al momento sospeso". Tali nodi tecnici sono venuti al pettine allorchè, un paio di settimane fa, l’imbarcazione è entrata nel porto per una prova tecnica generale di approdo. Pare che il metrò, provando l’attracco ad una banchina del nuovo molo di sottoflutto, si sia arenato a causa di una profondità insufficiente: il fondale dovrebbe trovarsi a 5 metri, ma sembra che ce ne fossero 2-3. All’ufficio della Pro loco ci dicono: "Per quest’anno niente da fare. Il Metrò del Mare sarebbe dovuto attraccare alla banchina che stavano costruendo ad hoc sul molo di sopraflutto, ma hanno interrotto i lavori per volere del comandante della Capitaneria di porto. L’approdo al molo di sottoflutto, invece, non è possibile per l’enorme quantità di sabbia presente, l’imbarcazione si arena. Gli aspiranti passeggeri del metrò che si trovano a Marina hanno la possibilità di usufruire di un servizio di navetta gratuito che li conduce fino al porto di Palinuro, ove salgono sul traghetto". Pare che la banchina del molo di sottoflutto sia "finita, collaudata ma non regolamentata": sta di fatto che tecnicamente non permette l’attracco del metrò. Restano da chiarire le motivazioni che hanno portato all’interruzione dei lavori sul molo grande.
Il punto che deve essere chiarito è che molto probabilmente, come affermano diversi addetti ai lavori, il porto di Marina semplicemente non funziona; servono altri interventi ed altre spese per fare attraccare in sicurezza le barche sul nuovo molo di sottoflutto. Si può dire che per ora è un supporto rigido da passeggiata. Dunque, non è azzardato ipotizzare una cattiva gestione del denaro stanziato dalla comunità europea (pro memoria: 2 milioni di euro), poichè i lavori di adeguamento del porto sono stati caratterizzati da evidenti e chiari errori di progettazione e attuazione, testimoniati dalla necessità di numerosi "aggiustamenti".
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