Intervista fissa ai sindaci del Cilento, da Camerota: «Molto è stato fatto e molto da fare, 7 a noi 8 ai cittadini»

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Intervista fissa ai sindaci del Cilento, da Camerota: «Molto è stato fatto e molto da fare, 7 a noi 8 ai cittadini»

Con l’iniziativa intervista fissa ai sindaci del Cilento ne abbiamo viste di tutti i colori. Ben oltre ogni aspettativa, si potrebbe dire. E questo, in trasparenza, oltre a nutrire la vita di un giornale, permettendo comunque un titolo e un articolo che interessa i lettori, vale come termometro per testare il livello della classe dirigente locale che, nel suo insieme, fino a oggi – come sottolineato in più occasioni – non ne esce con una immagine positiva.

Dovrebbe essere la naturale vita di un quotidiano, fare domane e ricevere le risposte, piuttosto che gli insulti, ma, non essendo così, facciamo uno strappo al rigore giornalistico, esprimendo soddisfazione, in questo caso, nel constatare la precisione con cui il sindaco di Camerota ha risposto alle nostre domande. Sarà premura dei suoi cittadini, come è ovvio, constatare la corrispondenza con quanto dichiarato, ma i tempi e i modi utilizzati in questa occasione meritano il riconoscimento di questo giornale a lui e a quanti, con lui, hanno collaborato per offrire ai cittadini di Camerota la visione della loro amministrazione. Pertanto il voto che il giornale esprime su questa esperienza è un 7.  Non è stata sempre tale la disponibilità a dialogare con questa testata da parte dell’amministrazione di Camerota. Il futuro, avremo occasione di raccontarlo. Prima di presentare l’iniziativa ricordiamo ai lettori che in questi giorni, la stessa intervista ha raggiunto il sindaco di Ceraso, Sapri, Centola, Acciaroli, Agropoli, Padula, Vallo della Lucania e Pisciotta.

Il sindaco di Camerota è stato contattato domenica 7 febbraio. Avrebbe avuto dieci giorni di tempo per rispondere, come tutti, e avrebbe avuto la possibilità di chiederne altri. Come ha fatto, a differenza di tanti sindaci contattati che i giorni e i mesi in più, non soltanto se li sono presi per poi non rispondere neppure, ma non li hanno neppure richiesti. Tuttavia, il sindaco di Camerota, nonostante gli impegni e la richiesta di giorni ulteriori, correttamente fatta pervenire a questa redazione, ha risposto alle domane in tempi molto rapidi. 

Al primo contatto ha detto : «Questa settimana sono un po’ impegnato, c’è la Bit, ci sono tutta una serie di attività e adesso sono in partenza per Roma, chiedo una ventina di giorni di tempo visto anche che è abbastanza corposo il questionario». Trascorrono 3 giorni e, la sera del 9 febbraio, l’assessore Ciro Troccoli, contatta il giornalista per comunicargli che l’intervista è pronta e che è stata appena inoltrata. «Abbiamo voluto dare una dimostrazione di serietà – spiega Troccoli -. Noi facciamo un settimanale sulle attività di comunicazione, abbiamo riletto con calma le domande, e stesso in Comune abbiamo lavorato con un po’ di collaboratori e siamo riusciti a farlo».

L’intervista
Gentile sindaco, le chiediamo di rispondere a questa intervista che il giornaledelcilento ha sottoposto ad altri sindaci del territorio cilentano con le stesse domande. Quelle che, ad avviso di questo giornale, fanno di una amministrazione un esempio di gestione giusta, consapevole e moderna del bene pubblico. Tenuto conto che le risposte che lei gentilmente, siamo fiduciosi, ci darà, saranno lette e sottoposte quindi a verifica dei suoi cittadini che leggono questo quotidiano e lo commentano, la preghiamo di essere quanto più preciso possibile, esprimendo metri, dati, iniziative e luoghi precisi nelle risposte. Per dovere di informazione a cui dobbiamo giocoforza sottostare, è fatto d’obbligo per noi informarla che dopo dieci giorni dall’invio di questa intervista (tempo considerato congruo rispetto all’importanza che assume e agli impegni di un sindaco), in caso di mancata risposta, pubblicheremo le domande che le abbiamo sottoposto, purtroppo, senza che i suoi cittadini possano conoscere le informazioni che le abbiamo chiesto, a differenza di quei cittadini che invece vedranno il proprio sindaco disponibile a informarli. Se necessita di qualche giorno in più per motivi di ferie o altro la preghiamo di scriverci nella mail indicando la data entro cui ci darà le risposte scritte. Grazie. Ecco l’intervista.

Quanta parte di area verde, intesa come parchi, giardini o altro, nel senso proprio di chilometri quadrati, c’è nel suo comune in rapporto al resto del territorio comunale?

In base ai dati raccolti sul campo, e alle verifiche effettuate personalmente, riteniamo che le aree destinate al tempo libero, allo svago e agli spazi per bambini si attestino intorno c 1,5 kmq su 70kmq di cui però va tenuto conto che meno di un terzo è urbanizzato.

A quando risale l’ultimo censimento verde (conteggio di metri quadri di verde pubblico, staccionate, tipologie di alberi, piante varie e servizi offerti all’interno di queste aree)? E cosa dice, in sintesi, il censimento?

Il comune di Camerota non ha mai effettuato il censimento del verde. E per questo lo stiamo effettuando noi attraverso l’assessorato all’Ambiente che ho incaricato di seguire questo importante censimento. Tuttavia posso dire che siamo già in possesso di alcuni dati. Ad esempio, la manutenzione delle staccionate ci ha permesso un primo conteggio: sono stati rilevati circa 7000 metri di staccionate su 85km di sentieristica già censita e strade all’interno dell’area urbana. Inoltre, mi fa piacere riferire che siamo in grado di comunicare anche il numero degli alberi innestati sotto la nostra amministrazione: sono 120. I primi 100 fanno parte di una iniziativa portata avanti da noi tra il 2012 e il 2013 denominata “100 Alberi per Camerota”, mentre altri 20 li abbiamo piantati nelle scuole grazie a progetti di sensibilizzazione portati avanti insieme a Legambiente. In questo conteggio non abbiamo inserito i progetti portati avanti con la Comunità montana.

Di quante persone è composto la squadra di tecnici del verde e della manutenzione del Comune? Quante volte al mese viene tagliata l’erba del bordo strada e quella di giardini, parchi e aiuole?

Per la manutenzione del verde i servizi sono stati affidati ad un cooperativa locale che conta 6 addetti. Essendo il nostro territorio molto vasto, bisogna distinguere le attività in questione in due fasi: interventi di pulizia delle cunette e lo sfalcio d’erba in occasione di alcuni eventi particolari (feste patronali) che si svolgono 4 volte l’anno. Mentre gli interventi generali che interessano tutte le frazioni del nostro territorio su un complesso di 28 km di strade si svolgono due volte l’anno, ossia nel periodo Aprile Maggio e Ottobre –Novembre. Per quanto riguarda l’erba dei giardini pubblici, parchi e aiuole non c’è un numero determinato di interventi mensili, ma in base alle esigenze valutate volta per volta. Questo per razionalizzare i costi e ottimizzare gli interventi.

Le attività di manutenzione vengono eseguite da una coop. Locale e si occupa prevalentemente della pulizia delle caditoie, la sistemazione delle strade. La squadra di tecnici è composta di 4 unità.

In questo momento quanta parte di staccionata è integra lungo tutto il territorio comunale e quanta parte richiede di essere aggiustata? Quando sarà compiuto l’intervento?

In questo momento circa il 60% è integra. La restante parte sarà ripristinata entro la fine dell’anno grazie alla sempre fattiva collaborazione della comunità Montana che non fa mai mancare la propria collaborazione attraverso gli operai, ai quali il comune di Camerota fornisce il materiale per la sistemazione delle staccionate.

Sindaco quanta parte della sua giornata dedica a passeggiare a piedi o andare in bici tra i vicoli, le strade e le campagne del suo territorio? Con quale mezzo raggiunge la sede del Comune? Quali e quanti sono gli angoli di degrado, i segni di incuria, che rileva allo sguardo ogni giorno mentre cammina? A chi li segnala? Quanti di questi risolve settimanalmente?

Dipende dai periodi. Ad esempio l’estate sempre in bici o a piedi. Al comune vado in macchina, perché è distante da dove abito, e non è facilmente raggiungibile in bici. Quando mi sono insediato gli angoli di degrado erano tantissimi soprattutto nei centri abitati, dove molte zone erano colpite dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Oggi, fortunatmente, siamo riusciti a debellare queste situazioni. In particolare dai centri storici. Tuttavia abbiano 7-8 segnalazioni su casi di abbandono di amianto in zone periferiche. Per quanto riguarda il decoro ci sono stati dei provvedimenti tesi a migliorare la qualità urbana e la qualità della vita, tipo il regolamento dei dehors che pian piano migliorerà anche l’aspetto estetico delle aree ad alta importanza turistica. Non mi soddisfano, invece, ancora alcuni segni di degrado urbano come la scarsa cura di facciate, recinzioni, muri, ringhiere mal tenute. Su questo cerco, insieme all’amministrazione, di fare un lavoro quotidiano di dialogo con i cittadini. I problemi che si affrontano sono numerosi, a volte c’è la sensazione di impotenza di fronte a tante emergenza, ma devo dire che se ne risolvono decine ogni settimana. Talvolta stando in Comune o in giro per uffici sovracomunali trascorrono giorni interi. Gli interventi per la rimozione dei rifiuti li segnaliamo direttamente all’ufficio Ambiente o al cantiere della Yele, sempre molto disponibile e collaborativo con l’amministrazione.

Sindaco di quanto è diventato più bello il suo paese e i paesi del suo comune da quando amministra lei? Cosa è possibile apprezzare come segno di cura, rigore e manutenzione del suo territorio?

Io credo che siano stati fatti degli interventi importanti. Pensiamo ad esempio alle palme distrutte che sfregiavano l’aspetto del porto. Le abbiamo sostituite con un percorso botanico di piante autoctone con dei cartelli informativi in legno, molto belli, che rappresentano anche un momento di comunicazione. Un altro intervento significativo è stato la rimozione del carro ponte che ha risanato lo skyline di Marina di Camerota. Penso ad esempio ad altri interventi come il punto panoramico a Licusati , che spesso è ritrovo per gli anziani, e che abbiamo abbellito con fiori, panchine e piante. Ho notato che molte attività commerciali hanno investito sull’abbellimento delle proprie strutture concorrendo così alla crescita complessiva dell’estetica. Detto questo, mi permetta di dire che davvero c’è un mare da solcare ancora su questo fronte. Tuttavia, secondo il giudizio di Legambiente in tre anni siamo passati da 2 a 5 Vele, dal 425esimo posto del 2012 al 15esimo del 2015.

A che punto è la differenziata e come è riuscito a tradurla in incasso economico per il suo Comune? Di quanto?

Il miglioramento della percentuale di raccolta differenziata è stato uno degli obiettivi della nostra amministrazione fin dal nostro insediamento. Quando siamo arrivati abbiamo trovato una situazione disastrosa: dipendenti non pagati da 24 mesi, mezzi in noleggio con costi stratosferici, isola ecologica con rifiuti che traboccavano dai cassoni. E siccome al peggio non c’era fine con le percentuali eravamo al 38%, uno degli ultimi comuni della Provincia di Salerno. Ora, dopo 4 anni, i dipendenti avanzano 6 mesi, abbiamo avviato l’acquisto dei mezzi, che adesso con il prossimo appalto saranno interamente di proprietà dell’ente, l’isola ecologica è super organizzata ed efficiente, e frutto di tutta la complessiva riorganizzazione del servizio siamo riusciti ad arrivare stabilmente tra il 55 e il 60%. Vorrei ricordare anche che nel 2014 siamo stati premiati dal Corepla (Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi in plastica), come miglior comune del sud Italia per la raccolta della plastica. Abbiamo migliorato la raccolta dell’umido, il cui servizio di prelievo sul porta a porta è stato esteso in tutti i quartieri, modificando il precedente piano che invece prevedeva questa raccolta in due paesi su (Marina di Camerota e Licusati), ed escludeva Camerota capoluogo, Lentiscosa e Marina, quartiere Previteri, dove oggi invece è stato attivato. Per quanto riguarda i contributi dei consorzi di filiera abbiamo superto i 100mila euro.

Gli ultimi dati certificati dalla Regione Campania hanno attestato la percentuale del comune di Camerota per il 2015 al 56%, che ci ha fatto registrare un +6,5% rispetto l 2014.

Il suo territorio prevede un piano del colore per le strutture e case? Se no, di quanti colori si compongono le facciate e gli infissi delle abitazioni e delle strutture del suo paese? Qual’è il grado di tolleranza della sua amministrazione? Quante strutture non hanno neanche l’intonaco ma si vedono mattoni forati, cemento e tondini di ferro arrugginiti? Su quante di queste è già intervenuto?

Il nostro comune ha un piano del colore che riguarda nello specifico Camerota capoluogo. Ci sono ancora un centinaio di abitazioni su tutto il territorio che non hanno l’intonaco. Essendo anche in fase di pianificazione urbanistica e di approvazione del Puc, vogliamo dare ai cittadini il tempo per l’adeguamento. Una volta definita la pianificazione, la tolleranza sarà zero, perché su questi temi, che sono anche culturali, si gioca la crescita e la credibilità del territorio.

Quante campagne che compongono il paesaggio del suo territorio comunale sono curate e messe in cultura? Quante invece sono abbandonate? In quanta parte di questa si lascia crescere indisturbata ogni forma di erbaccia? In quante di queste insistono vecchi capanni, o parcheggi o ricettacoli di materiali in disuso e ogni forma di utensile, attrezzature e altro tali da farle apparire come segni evidenti di degrado e incuria se non persino come discariche a cielo aperto? Li ha mappati? Quanto tempo offre in media ai proprietari per il ripristino dei luoghi e in quanto tempo interviene lei invece con denuncia per danno paesaggistico e ambientale o con iniziative in collaborazione con privati per ripristino?

Almeno il 50% della campagne sono incolte. Il 30% è curata e coltivata. La restante parte è abbandonata e cresce l’erbaccia. Come è noto uno dei temi caldi della nostra amministrazione è la gestione produttiva deli usi civici. Siamo promotori di una proposta di legge in materia, per consentire , soprattutto ai giovani, di poter investire nel settore agroalimentare. Questo è il segreto, a nostro avviso, per invertire la tendenza. In almeno 70 proprietà esistono capanni abbandonati e non curati. Per questo dobbiamo far rivivere l’economia agricola, questo porterà anche all’attivazione di un circolo virtuoso che porterà all’eliminazione di alcuni segni di incuria. Per il ripristino dello stato dei luoghi diamo solitamente 30 giorni. Gli eventuali danni paesaggistici non vengono rilevati da noi ma dall’autorità giudiziaria, per tramite della quale, l’ufficio urbanistica emette i provvedimenti di abbattimento o ripristino dello stato dei luoghi. In collaborazione con i privati abbiamo fatto una decina di interventi sia per la rimozione dei rifiuti sia per la sistemazione di aree miste private e pubbliche.

Che tipo di iniziative esistono nel suo comune per l’auto-organizzazione della cura e della manutenzione dei quartieri e delle aree da parte dei cittadini? Con quali risultati?

Ci sono numerose iniziative per la cura e la manutenzione. Ci sono gruppi di commercianti che hanno preso in adozione piazzetta Simon Bolivar a Marina di Camerota, a Lentiscosa l’associazione della squadra di Calcio, in collaborazione con l’amministrazione ha rimesso in sesto il campo sportivo, sul ciglioto a Licusati grazie alla spinta del dott. Ruocco e di decine di volontari è stata ripulito e sistemato la strada del Ciglioto, a Camerota capoluogo il comitato civico “Camerota insieme” ha ripristinato il sentiero di S. Biagio. Devo dire che ci sono testimonianze quotidiane di associazioni, ma anche di singoli cittadini, vedi Francesco Infantini e la maestra Nina Troccoli che abbiamo premiato qualche anno fa con il riconoscimento di “Cittadini per l’Ambiente” e di Gerardo Pezzuti che quotidianamente ripuliscono e curano aree del territorio, cosi come ci sono commercianti che tengono sistemate aree specifiche, vedi i giardinetti della fontanina sul porto a Marina di Camerota, o i giardini alla Calanca, fino ad arrivare al centro storico di Lentiscosa e i volontari al santuario dell’Annunziata a Licusati. Insomma da questo punto di vista ormai ci sono delle attività sistematiche che sono diventate davvero delle risorse fondamentali per il mantenimento in buone condizioni del territorio.

Lei è di quei sindaci che credono che per fare le cose perbene occorrono soldi e finanziamenti oppure è tra quelli che sostengono che senza soldi e finanziamenti si possono fare moltissime cose e trasformare un paese? Se la risposta è la seconda, quante opere ha realizzato senza finanziamenti e soldi ma con la sua creatività e il protagonismo della gente? E quali?

Per formazione professionale parto dicendo che i finanziamenti pubblici sono un aspetto fondamentale della gestione amministrativa: interventi riguardanti erosione costiera, depurazione, palazzetto dello sport, fognature, pubblica illuminazione, raccolta rifiuti, richiedono gioco forza l’intervento di finanziamenti esterni, e devo dire che da questo punto di vista non abbiamo perso in questi 4 anni una sola opportunità data dall’Unione Europea. Ovviamente ci sono tante cose molto belle che si possono fare senza finanziamenti. Pensiamo al metodo “riduci, risparmia, riutilizza”, introdotto con l’installazione della casa dell’acqua. Dalla riduzione dei rifiuti siamo riusciti ad acquistare giochi per i parchi dei bambini, o a sistemare aiuole e zone verdi.

Pensiamo alla bonifica dei fondali portuali fatta insieme a Legambiente e a volontari, pensiamo ai servizi di tutela del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico fatto insieme ai volontari di Cilento emergenza. Grazie alla sinergia con la società del metano abbiamo realizzato la strada Camerota –Lentiscosa.

Quante opere e iniziative portano la firma unitaria di maggioranza e opposizione perchè, a prescindere dalle resistenze della sua opposizione, lei è riuscito comunque a renderla protagonista?

Premetto che non è semplice coinvolgere la nostra opposizione soprattutto perché molto orientata a ricorsi e denunce alla Procura della Repubblica più che alle proposte e alla critiche costruttive. Purtroppo da questo punto di vista fatico a trovare dei casi di collaborazione reale. Basti pensare che anche nel caso recente della mancata assegnazione della scuola Alberghiera di Lentiscosa, non sono riusciti ad andare oltre a qualche dichiarazione di intenti, ma azioni reali non ne ho viste. E pensate che parliamo di una scuola superiore che per la prima volta si poteva istituire nel nostro comune.

(Su questa risposta, sindaco, ci permettiamo di ricordare che la domanda sottolineava: «A prescindere dalle resistenze della sua opposizione»).

Quanta energia si autogenera nel suo Comune grazie alle sue opere, qual’è il risparmio di energia nelle casse del Comune attualmente grazie ai suoi interventi?

Non ci sono ancora impianti di autogenerazione. Tuttavia posso anticiparle che a gennaio il comune di Camerota ha affidato definitivamente i lavori per la conversione a led dell’impianto di pubblica illuminazione. Avremo un risparmio sui consumi energetici pari al 10% da subito, e attiveremo contestualmente degli interventi di smart-city, quali punti per la ricarica di bici e auto elettriche, un punto di bike –sharing, potenziamento video sorveglianza, e molti altri interventi per la smart city.

Quanti edifici scolastici e asili è riuscito ad accorpare nel suo comune e di quanto è migliorato il servizio di trasporto scolastico dei bus che accompagnano i ragazzi delle varie frazioni negli edifici scolastici che ha accorpato?

Non sono stati programmati accorpamenti, perché al momento non v’è ne stata la necessità. Non è previsto il servizio d trasporto scolastico perché le scuole sono presenti in tutte le frazioni.

Come funziona l’energia e la manutenzione di aree verdi, palestre, aule, nei suoi istituti scolastici e asili? Ci sono doppi vetri, coibentazioni e impianti di energia ecosostenibile e a risparmio energetico?

La manutenzione è gestita direttamente dal Comune che l’attua d’intesa con la scuola. Sono stati realizzati negli ultimi anni interventi di sistemazione e riqualificazione di tutti e 4 i plessi scolastici e negli asili. Sono stati realizzati finestre a doppi vetri. Gli impianti sono stati realizzati a regola d’arte, ma non prevedono risparmio energetico. Il sistema di fornitura elettrica è quello tradizionale . Complessivamente stiamo realizzando interventi per 260mila euro. Abbiamo presentato una richiesta di finanziamento per l’efficentamento energetico degli edifici scolastici.

Quanta parte del centro abitato è, tutto l’anno, area pedonale e pavimentata? La pavimentazione è integra o presenta buche e segni di incuria? In quanta parte? Con quali tempi di intervento?

Le aree pedonali tutto l’anno sono quelle prossime gli istituti scolastici. La pavimentazione è abbastanza integra. Delle problematiche sono emerse nel centro storico di Marina di Camerota, dove siamo intervenuti un anno e mezzo fa con la sistemazione della pavimentazione.

Il bitume, il catrame, quando viene rinnovato sulle sue strade prevede il taglio rettangolare e preciso di quello vecchio per la sostituzione regolare e geometrica oppure viene collocato a chiazze, con sbavature sui margini e segnaletica orizzontale non precisa?

Nel 2012 abbiamo asfaltato gran parte delle strade principali. Ultimamente, in base ad un accordo con la Telecom abbiamo chiesto l’asfalto delle strade dove era stata realizzata la linea della banda larga altra grande occasione di sviluppo del territorio. Appena ci sono state segnalate delle sbavature ho personalmente chiesto all’impresa di provvedere alla riparazione, e all’adeguamento dei tratti che hanno subito scollamenti. Tuttavia, gli interventi che abbiamo commissionato noi sono stati realizzati con il taglio geometrico, mi sono spesso recato sul posto per verificare il corretto andamento dei lavori.

Come valuta il sito internet del suo Comune? Quanta parte delle informazioni pubbliche vengono rese disponibili? Quanto tempo impiegano i consiglieri di opposizione e qualunque cittadino del suo Comune ad avere accesso a qualsiasi atto di cui fanno richiesta? Quanto personale dipendente del Comune è addetto all’aggiornamento quotidiano del sito internet? Quanti contenuti ogni giorno vengono inseriti e di che natura? Quanta parte della burocrazia si svolge on line rispetto a quella che prevede la presenza del richiedente nella sede del Comune?

E’ in assoluto il migliore che il comune di Camerota abbia mai avuto. Il 100% delle informazioni pubbliche vengono rese note attraverso il nostro potale, mentre quando ci siamo insediati erano decine le determine che non risultavano pubblicate. I consiglieri di opposizione, vengono puntualmente ricevuti dagli uffici, anche in orari non di ricevimento al pubblico, e i responsabili degli uffici sanno che l’amministrazione ha sempre chiesto di fornire massima disponibilità a tutti i consiglieri. I tempi non superano mai quelli previsti dalla legge. Per l’aggiornamento del sito è prevista una unità che abbiamo voluto prevedere non solo per l’aggiornamento del portale, ma per la gestione e l’ammodernamento di tutte le reti telematiche dell’ente. Quanto ai contenuti viene aggiornato quotidianamente con non meno di due o tre notizie . Quasi tutte l’attività burocratica si svolge in intranet e in internet. Questo perché ci siamo voluti mettere in linea con le nuove disposizioni di legge in materia di digitalizzazione della pubblica amministrazione.

Che voto si darebbe, in sincerità, per la sensibilità che avverte su questi temi e per i risultati che ha ottenuto? E che voto darebbe poi, in sincerità alla sua popolazione per la stessa ragione? Che voto, infine, crede che i suoi cittadini le danno su questi temi?

Mi do un 7 per l’impegno perché in tutta onestà mi sento di dire che non mi sono risparmiato, ho dedicato tutto il tempo e la passione che ho per veder crescere e progredire il mio comune. Voti sull’operato non me ne do, lascio ai cittadini il giudizio finale. Se abbiamo ottenuto dei risultati importanti è grazie alla popolazione che ha raccolto le nostre indicazioni, per questo do un 8 ai miei concittadini, con la speranza che possano essere ancora più motivati a migliorare insieme a noi.

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