Atena Lucana, nasce “Life Onlus – sicurezza stradale”. Intervista a Daniele Campanelli, presidente dell’ associazione

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Atena Lucana, nasce “Life Onlus – sicurezza stradale”. Intervista a Daniele Campanelli, presidente dell’ associazione

All’indomani dell’inaugurazione dell’associazione “Life Onlus – sicurezza stradale” presso l’hotel Osman di Atena Lucana, Giornale del Cilento ha intervistato Daniele Campanelli, il giovane presidente dell’associazione.

“La sicurezza stradale deve diventare motivo di impegno comune non solo delle istituzioni e dei parlamentari dei diversi schieramenti, ma anche di associazioni ed enti a tutti i livelli. Deve diventare un impegno per tutti noi il rispetto della propria vita ed il rispetto della vita altrui”.

D: Come nasce l’associazione “Life Onlus – sicurezza stradale”?

R:L’associazione nasce da un’iniziativa mia, della mia famiglia e del direttore della banca di credito coperativo Monte Pruno di Roscigno e Laurino, Michele Albanese. Nasce  dall’esigenza di porre rimedio ai tanti incidenti stradali del Vallo di Diano e non solo. Nasce per un bisogno di aiutare in qualche modo chi vive il dolore di una perdita. Anche la mia famiglia, purtroppo, ha vissuto questo terribile dolore. Sei anni fa, la notte di capodanno, ho perso mio fratello proprio per un incidente stradale. Aveva solo 22 anni.  Dopo un lungo periodo di dolore, che mi ha fortificato, ho deciso di creare quest’associazione.

D: L’associazione ha una sede unica?

 R: Per il momento apriremo delle sedi stabili a Polla, Atena Lucana e Sant’Arsenio ma abbiamo intenzione di crearne altre nel territorio del Vallo di Diano e nel Cilento in generale.

D: Avete già avuto delle adesioni?

R: Le adesioni sono già tantissime. Sono tanti s voler aderire ma soprattutto partecipare attivamente, tra questi per il momento anche il comune di Polla e quello di Atena Lucana. Abbiamo avuto adesioni anche nel territorio oltre il Vallo di Diano, sono molti i comuni cilentani a voler darci un aiuto. Vogliamo, però, anche avvicinarci alle forze dell’Ordine, quindi carabinieri e poliziotti, perché possono fare molto.

D: Quali sono gli obiettivi che l’associazione si prefigge?

R: Fare un’attività di sensibilizzazione su tutto il territorio sì, ma anche di denuncia. Le strade del Vallo di Diano sono dissestate, la sicurezza non esiste. Il tratto stradale nel quale ha perso la vita Francesco Medici è molto pericoloso. Sebbene siano stati fatti dei lavori due anni fa, la strada resta “maledetta”, teatro di molti incidenti stradali e morti. Anche domenica in quel tratto stradale, allo stesso chilometro, si è verificato un altro incidente, per fortuna non grave. Insomma, una “tiratina d’orecchio” andrebbe fatta anche agli enti regionali e provinciali che forse non si impegnano fino in fondo nelle loro attività. In questo senso è necessaria una collaborazione, un’unione. Dobbiamo essere tutti molto uniti nello stesso obiettivo.

D: Ci sono dei progetti in cantiere? Puoi anticiparci qualcosa?

R: Sì, la prossima settimana ci sarà già la prima riunione per approvare il primo progetto estivo: partecipare alla campagna nazionale “Vacanza coi fiocchi”, muoverci quindi anche sulle autostrade e negli autogrill per diffondere del materiale sulla sicurezza stradale, oltre ad una diffusione radio. Ad inizio anno partirà una campagna di sensibilizzazione nelle scuole: abbiamo chiesto, infatti, che nelle scuole valdianesi entri l’educazione stradale nel piano d’offerta formativa, vorremmo che diventasse una materia da studiare. Due o tre ore al mese sarebbero necessarie per avvicinare i ragazzi, ma anche e soprattutto  i bambini, a quest’iniziativa. L’educazione alla strada è educazione alla vita, è rispetto di se e degli altri.

 

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