Le domande CON risposta di Giuseppe Cilento

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Le domande CON risposta di Giuseppe Cilento

Dopo l’articolo comparso ieri sul Giornale Del Cilento, in cui denunciavamo la latitanza di Giuseppe Cilento rispetto all’intervista che era stata pattuita con il nostro giornale qualche tempo prima, ecco che arrivano alcune delucidazione da parte del sindaco di San Mauro Cilento

"Volevo innanzitutto precisare due cose:

1) non sono più presidente della Coop. Nuovo Cilento da oltre un anno (nonostante sul sito ufficiale della cooperativa compaia ancora il nome di Giuseppe Cilento come presidente, ndr), da quando sono diventato sindaco;

2) le cooperative appartengono per legge ai soci, che nel nostro caso sono 320.

Perciò non ho da …fare affari con la "mia" azienda. Certo gli asparagi selvatici coltivati possono essere una integrazione al reddito agricolo, anche per chi in questo momento si fa prendere dalla tentazione di abbreviare il percorso incendiando.

La terza questione che vorrei porre è sul "fare domande" e sul "rispondere alle domande". Il mio mestiere è quello dell’insegnante, del vecchio insegnante. Mi capita, perciò, di pensare che la scuola non serva ad imparare a rispondere alle domande, bensì "a insegnare a comprendere".

Quando incontro qualche collega nel corridoio, gli chiedo: "Quante domande hai fatto stamattina …… ?"

Te l’immagini se chiedessi: "Che cosa hai insegnato a comprendere ?"……

La scuola è stata distrutta dalle domande, dalle batterie di domande e dalle necessarie risposte, semplici, scontate, idiote, mai complesse, come la realtà, mai col condizionale, come richiede l’habitus scientifico. Risposte rinsecchite, rassicuranti, edificanti, che rappresentano la realtà nella sua inesistente staticità, per cui gli oggetti non diventano processi, come nella fisica del novecento.

Lodo la tua tenacia giornalistica e me ne compiaccio.

Ma i troppi anni di scuola mi hanno deformato il carattere: mi fanno odiare le domande. Mi piace di più ragionare per comprendere.

Sei capitato male.

Nicola Salati ha partecipato al convegno e ne ha fatto un buon resoconto.

Riguardo a Velia cercherei non tanto il colpevole, quanto le vie per riaprire Porta rosa e i Musei dell’acropoli.

La ricerca del capro espiatorio (nel nostro caso sarebbe più di una) non insegna a ragionare, a trovare soluzioni. E’ un procedimento tribale, diseducativo, tipico della politica in Italia e anche di certo giornalismo nostrano non progressista. Io ho nostalgia della prima stampa quotidiana e periodica dell’Illuminismo. Per far riparlare di Porta Rosa ho creato su FB il gruppo "Per riaprire Porta Rosa di Velia al pubblico". Quindi, se hai tempo, davanti a un buon caffè, possiamo fare qualche ragionamento, che tu potrai trasformare in un magnifico testo argomentativo (articolo di fondo) o in un pezzo di cronaca o in una intervista.

Io non aspiro a fare l’onorevole, ma ho l’obiettivo, semplice e difficile insieme, di riuscire a coltivare e a far coltivare gli asparagi selvatici o di far riaprire Porta Rosa; e in agricoltura o in archeologia i tempi sono lunghi e nel Cilento ancora di più.

Perciò non amo occupare la prima pagina. Non serve alla causa. Preferisco compiere un percorso non lineare dai tempi lunghi.

Sto provando a fare il sindaco per rifare le fognature (le infrastrutture) e mettere su una buona biblioteca per i giovani del mio paese. Tutte cose per cui non si prendono voti.

Ho scritto questo commento al ritorno dal mio piccolo uliveto di "Salelle", da poco impiantato.

Le Salelle potrebbero diventare una storia ancora più lunga, intrigante e simpatica di quella degli asparagi…. Almeno a me da qualche tempo piace crederci, ….. con qualche ragionevole dubbio".

 

Ringraziamo Giuseppe Cilento per la risposta che ci ha concesso e rimaniamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento o qualsiasi approfondimento sulla questione e su altre iniziative.

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