L’oro del Cilento? «Le spiagge e le coste alte, ma gli amministratori devono curarle tutto l’anno»

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L’oro del Cilento? «Le spiagge e le coste alte, ma gli amministratori devono curarle tutto l’anno»

«L’oro del Cilento? Le spiagge e le coste alte». A dirlo, senza dubbi è Franco Ortolani, docente di Geologia all’Università di Napoli. Ma è un tasto dolente perché – dice – gli amministratori pubblici forse non sono in grado di apprezzarne il valore socio-economico. «Per farlo bisogna amare alla follia il proprio territorio. Sentirsene parte e agire con saggezza», sostiene Ortolani. Tra le precauzioni da adottare innanzitutto quella di «depurare tutte le acque di scarico e mantenere pulita l’acqua costiera. Secondo: prevenire i problemi erosivi, l’instabilità dei costoni rocciosi incombenti sulle acque costiere frequentate dai bagnanti, curare, restaurare e conservare nello splendore naturale le spiagge».

Per Ortolani «il ripascimento delle spiaggette incastrate nella costa alta allontana l’azione martellante e destabilizzate del moto ondoso direttamente contro la roccia. La costa alta e le spiagge rappresentano monumenti della natura che noi abbiamo ereditato: sono di strategica importanza ambientale e socio-economica solo se le spiagge vengono conservate e i costoni stabilizzati laddove incombono su tratti costieri frequentati dai bagnanti».  Ma chiarisce che «non tutti i tratti di costa alta possono essere stabilizzati: per alcuni tratti va delimitata l’area marina sicura per la balneazione».

E poi, – aggiunge – di fondamentale importanza, l’acqua costiera deve essere conservata non inquinata. «Gli amministratori pubblici ai vari livello sono in grado di apprezzare il valore socio-economico del bene comune spiaggia? Coste alte, spiagge, acqua costiera costituiscono un unico bene comune che va amministrato con amore prevedendo tutela e valorizzazione, senza spezzettare le competenze come attualmente avviene». E la proposta: «I comuni costieri come le province e la regione devono dotarsi di un amministratore con delega alle coste e alle spiagge e acque costiere che sono beni comuni da ‘curare’ tutto l’anno – suggerisce Ortolani –  Devono essere custodi del bene comune coste alte e spiaggia. Specialmente per le spiagge è un obbligo per i cittadini controllare che il bene comune non venga deturpato da azioni improprie: lo sappiano gli amministratori che a volte hanno realizzato interventi costieri, in contrasto con le leggi della natura, che hanno completamente ed irreversibilmente destabilizzato tratti di spiaggia di elevato valore ambientale e socio-economico».

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