L’arbitro cilentano Maria Marotta intervistata da ‘Tuttosport’: «Ragazze, provateci»

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L’arbitro cilentano Maria Marotta intervistata da ‘Tuttosport’: «Ragazze, provateci»

Una lunga intervista pubblicata questa mattina sul quotidiano sportivo “Tutto Sport” ha avuto come protagonista l’arbitro internazionale e di serie C, originario di San Giovanni a Piro, Maria Marotta. Una lunga chiacchierata partita da quando la Marotta, all’età di 16 anni su consiglio di Vito Troccoli, l’allora presidente della sezione arbitri di Sapri, decise di seguire il corso per direttore di gara. E da allora l’internazionale Marotta non si è più fermata.

Dopo la prima direzione di gara a Policastro Bussentino, piccolo centro del Golfo di Policastro, per la Marotta è stata una escalation di successi, passati attraverso il campionato di eccellenza campana, sei anni di Serie d , la nomina ad arbitro internazionale nel 2016, il passaggio alla serie C nel 2018 per poi arrivare al grande debutto, lo scorso anno nel campionato cadetto di Serie B. il primo arbitro donna a riuscirci nella storia del calcio italiano. Tanti i sacrifici e gli ostacoli che il giovane arbitro cilentano ha dovuto affrontare nel lungo percorso che l’ha portata a diventare uno dei direttori di gara più quotati. E tutto questo grazie al supporto che la Marotta ha ricevuto in primis dalla famiglia, era il padre all’inizio ad accompagnarla nei paesi dove doveva arbitrare e la madre a supportarla in questo suo sogno diventato realtà, e poi successivamente dal marito.

Alla domanda «arbitrare è bello soprattutto perchè?» la Marotta non ha avuto alcuna esitazione: «Sei parte integrante del gioco. Siamo al servizio del calcio per fare rispettare le regole ma ci divertiamo nel seguire i colleghi, analizzate gli episodi e studiamo tanto». Una passione e una determinazione dunque che hanno spinto la Marotta ad affermarsi sempre di più nel mondo arbitrale, mondo che lei consiglia a tutte le altre donne . E a proposito di donne non poteva mancare un riferimento a ciò che sta accadendo in Afghanistan. «Vedendo dalla televisione ciò che accade mi ritengo fortunata – ha infatti dichiarato Maria Marotta – per essere nata nella parte del mondo in cui le donne sono libere. Posso decidere se andare al mare, ad allenarmi e a lavorare. Incredibile ma è così. Ci sono paesi in cui è vietato».

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