L’arte come socialità, a Policastro il murales “la notte della Fuga” di Nino Florenzano

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L’arte come socialità, a Policastro il murales “la notte della Fuga” di Nino Florenzano

Inaugurato a Policastro Bussentino, nel Comune di Santa Marina, il Murales “la notte della Fuga”, realizzato dall’artista Nino Florenzano. L’iniziativa – fortemente voluta dal sindaco Giovanni Fortunato e dalla consigliera con Delega al Turismo Caterina Fortunato – si avvale del partenariato con L’ISS Carlo Pisacane di Sapri e L’Istituto Comprensivo A Manzoni di Policastro, nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro, e con l’associazione MSNA “Lo scrigno del Platano” di Policastro che accoglie i minori extracomunitari non accompagnati 

L’opera
L’opera proposta dall’artista è stata utilizzata nel 2007 per illustrare la copertina del libro di Avagliano Editore “la notte della Fuga”: Un enorme edificio antropomorfo rappresenta metaforicamente le voci silenziate dei dissidenti l’oppressione di una prigione che appare inespugnabile. Anche alle nostre latitudini, dove diamo per acquisite certe libertà fondamentali, quella bocca murata ci fa riflettere sulla necessità di esercitare sempre il proprio diritto di parola, chiedere aiuto finché abbiamo voce, prima che il silenzio diventi la nostra prigione. Pensiamo ai tanti ragazzi, vittime del bullismo, imprigionati nel giogo dei loro aguzzini grazie alla regola del silenzio. Altra immagine evocata è quella della mascherina anticovid che per un lungo periodo è diventata una seconda pelle e che ci ha impedito di comunicare, leggere il labiale, dare o ricevere un sorriso, un bacio.

L’Arte pubblica.
L’arte come veicolo di socialità. Partecipare attivamente a un progetto di Arte Pubblica permette agli studenti, in modo trasversale, di potenziare le loro capacità espressive e sperimentare quelle creative. L’esperienza del lavoro di gruppo aggiunge valore dell’opera come risultato di progettualità condivisa e inclusione sociale.

Alternanza Scuola – lavoro
Agli studenti è stato proposto di “adottare” uno dei mattoncini di cui l’opera è composta, e dedicarlo a uno dei tanti temi legati al dramma dei rifugiati e “taggare” graficamente l’opera. C’è chi ha voluto citare Guernica di Picasso, chi Robert Indiana con il suo iconico HOPE e chi ha voluto inserire la frase di una bambina siriana dal libro “La notte della Fuga” curato dal Centro Astalli che recita” Al mondo non importa se il mio popolo muore”

I Profughi
Alla luce dei recenti scenari di guerra, il dramma dei rifugiati è ancora più stringente. L’Europa è impegnata ad affrontare un esodo di massa dall’Ucraina di civili in fuga dalla guerra. L’opera potrà contenere un segno che ricorda il drammatico evento bellico, citando il noto Street artist Jorit Agoch, con le iconiche striature che segnano il volto dei personaggi noti o sconosciuti che ritrae, virandole sui colori della bandiera ucraina da una parte e sui colori della bandiera italiana sull’altra a testimoniare la nostra vicinanza alla sofferenza degli ucraini.

L’autore
Nino Florenzano è un art advisor e art director saprese di nascita ma milanese d’adozione. Dopo aver partecipato a diverse rassegne artistiche nazionali realizza un manifesto per la ProLoco di Sapri in occasione dei 150 anni dallo sbarco di Pisacane. Dopo gli studi di architettura si trasferisce a Milano dove inizia una collaborazione con Bonelli Editore, poi realizza illustrazioni per vari editori tra cui RCS, DeAgostini, Rusconi. Avagliano Editore, ecc. Il suo esordio in pubblicità per Toyota lo porta a New York per realizzare il lancio di Toyota Rav Four con uno shooting spericolato sui grattacieli della sixth Avenue. In Italia lavora su grandi marchi come Grana Padano, United Distillers, Lumberjack, Unicef, Amref, Opera San Francesco. Oggi dirige Maverick Adv, laboratorio creativo dal quale progetta la comuniazione per Angelo Accardi e per altri brand tra cui Hachette, Centauria, Cairo Editore, AIDO, ecc.

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