Lavori piazza Vittorio Emanuele, De Luca: «Aloia risponde solo su Facebook»

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Lavori piazza Vittorio Emanuele, De Luca: «Aloia risponde solo su Facebook»

Non vanno giù all’avvocato Vincenza De Luca le affermazioni di giubilo di Toni Aloia in merito alla risposta della Soprintendenza di Salerno sulle osservazioni e richieste relative agli aspetti progettuali non condivisibili del progetto di riqualificazione di piazza Vittorio Emanuele di Vallo della Lucania sollevate dalla stessa De Luca. 

«Non ho ancora ricevuto la lettera a me indirizzata dalla Soprintendenza che il sindaco Aloia ha ritenuto di dover pubblicare su Facebook, ma lo ringrazio per il celere servizio di consegna. Alla fine, qualcuno che risponde ai cittadini c’è. E di certo non è lui» spiega De Luca in una nota di risposta al sindaco di Vallo della Lucania, inviata al Giornale del Cilento.

«Come cittadina ho il diritto di esprimere la mia contrarietà alla scelta politica dell’amministrazione Aloia di bruciare, senza alcuna progettualità e visione d’insieme per Vallo, 5 milioni di euro per ripavimentare (malissimo) un centro storico ormai moribondo, peraltro mentre alcuni palazzi che circondano la piazza cadono a pezzi, invece che puntare sulla richiesta di finanziamenti per iniziative a sostegno del commercio, dell’occupazione giovanile, della messa in sicurezza delle scuole e del sistema viario, del risparmio energetico, insomma per uno qualsiasi dei problemi di questo paese (no, non è una città e se continuate di questo passo non lo sarà mai). A proposito, a distanza di sole due settimane dall’apertura del cantiere, su tre attività commerciali presenti nell’area attualmente dai lavori, una è tornata nella sua sede originaria ‘causa disagio cantiere’, come dice il cartello affisso, e un’altra ha esposto il cartello ‘cedesi attività’» continua l’avvocato.

«Io non ho scritto esposti, come il sindaco sa molto bene e come frettolosamente dice la soprintendenza, la quale dopo l’invio di ben 4 scritti di osservazioni e richieste sul progetto e 2 diffide, solo oggi, a termini di diffida scaduti e a lavori ormai iniziati, si dichiara disponibile ad un confronto.  Progetto bocciato dai vallesi, i quali in più di mille hanno firmato per far sentire il proprio dissenso, e dalla Soprintendenza stessa, la quale ha detto no: al totale livellamento di tutta la piazza con unificazione di zona carrabile e pedonale; all’eliminazione della cortina di lecci sul lato del porticato; alla creazione della gradinata al posto del muro che chiude la piazza (lato monumento). Sì, un po’ di giustizia è stata fatta. Il sindaco se ne faccia una ragione».

Ed ecco spiegate le problematiche riguardanti il materiale della pavimentazione: «Ho cercato di capire perché si debbano pagare 90.000 euro ad un progettista napoletano che ha pensato di usare una pietra (della provincia di Matera) che, guarda caso, lo stesso giorno in cui si iniziano i lavori, si scopre non essere disponibile.  A questo punto perché non usare, risparmiando, il porfido che è sobrio e resistente? In quale mondo la pietra senza nome che voi avete scelto, pietra o impasto che sia, quale terzo ripiego in presunta assenza di arenaria locale o pietra di gorgoglione sia a questo punto migliore  del porfido?  Questo materiale, che non piace alla Soprintendenza di Salerno, è però usato nelle piazze più belle d’Italia, come Piazza del Quirinale, Piazza di Spagna, Piazza San Pietro, Piazza Navona..e mi fermo qui. Noi di Vallo, invece, che siamo un passo avanti a tutti, facciamo ripiego su una non meglio identificata ‘pietra calcarea grigia’, sulle ‘mattonelle’ (sappia il sindaco che i vallesi già le chiamano così)  che non appaiono di certo migliori rispetto ai cubetti di porfido. Di sicuro non resisteranno alle macchie».

De Luca già ha presentato nuove osservazioni: «Ma su questo, lunedì 10 novembre, sia la Soprintendenza che il sindaco troveranno sulla scrivania le mie ultime osservazioni protocollate venerdì 7 novembre e corredate dalle foto delle basole ‘dimenticate’. Quali sono le proposte di questa amministrazione per piazza Vittorio Emanuele? Quale sarà la sua funzione all’interno del Puc? Ripopoleremo il centro storico e aiuteremo i commercianti riportando le scuole al centro? La piazza sarà aperta al traffico come  vuole l’assessore ai Lavori pubblici o sarà resa isola pedonale, come si dice che voglia il sindaco, per i grandi eventi, quali? ‘La Notte del Cantiere’».

L’attacco finale a Toni Aloia: «Il sindaco nulla ha fatto per migliorare quella situazione di degrado, anzi ha soltanto alimentato un clima da tifoseria basato su attacchi personali di cui il suo post  è un ottimo esempio. Prendo atto che dopo quasi un anno di silenzio il sindaco invece di rispondere alle legittime richieste ed osservazioni di una cittadina, continua a tacere nelle sedi istituzionali e ricorre a Facebook, nascondendosi dietro le parole della Soprintendenza, puntando l’indice e invocando non si sa quale ‘giustizia’ a punire il cittadino reo di aver manifestato il suo pensiero o forse reo di lesa maestà. È questa la tanto sbandierata trasparenza e partecipazione? Ma questo già lo sapevamo». 

Di seguito il verbale del 2004 «relativo alla famosa scelta della pietra, di cui parla in modo inesatto la Soprintendenza, per la pavimentazione di piazza Santa Caterina e via fratelli De Mattia»

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