Viaggiare sui treni pendolari è un’odissea. ll Sapri-Napoli in ritardo 2 volte su 3

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Viaggiare sui treni pendolari è un’odissea. ll Sapri-Napoli in ritardo 2 volte su 3

Sapri-Napoli in ritardo 2 volte su 3, a Salerno il 56% dei convogli in orario, ma il 37% in ritardo oltre i 5 minuti , a Napoli il 45% é in orario.

Alla stazione di Napoli, il 45% dei convogli arriva in orario, il 20% supera il ritardo di oltre i 5 minuti. Alla stazione di Salerno il 56% dei convogli arriva in orario ed il 37% il ritardo supera i 5 minuti, considerati “accettabili” dalla Carta dei Servizi sottoscritta dalle associazioni dei consumatori. Un viaggio pendolare in Campania tra luci ed ombre.È questo il risultato di una indagine svolta da Legambiente nell’ambito della campagna «Pendolaria 2009» e realizzata grazie al puntuale monitoraggio effettuato dai volontari nelle due stazioni di Napoli e Salerno nei giorni 24,25 e 26 novembre, nella fascia oraria 7– 9 del mattino.

In totale sono stati monitorati ben 175 treni, 86 nella stazione di arrivo di Salerno e 89 in quella di Napoli. Su 175 treni complessivi monitorati 90 sono giunti in orario (pari al 51% treni monitorati,) 48 (pari al 27% del totale) hanno registrato un ritardo dai 5 minuti, 36 sono invece i convogli arrivati con un ritardo compreso tra uno e quattro minuti. Nel dettaglio alla stazione di Napoli il 45% dei treni arriva in orario ed il 20% supera i cinque minuti di ritardo. Maglia Nera per il regionale Sapri-Napoli delle 4,30 arrivato a Napoli: su tre giorni di monitoraggio, due volte sempre con un ritardo vicino ai 20minuti. A Salerno il 56% dei convogli arriva in orario mentre il 37% supera i 5 minuti di ritardo. Il ritardo medio registrato (sempre calcolato dai 5) è di 11 minuti a Napoli che sale di 15 minuti a Salerno “Una fotografia – ha dichiarato Michele Buonomo, presidente regionale di Legambiente che presenta dei lievi miglioramenti sugli orari ma registra sempre un’odissea senza fine per la qualità del viaggio: condizioni igieniche carenti, mancanza sui treni regionali dei servizi essenziali e poca sicurezza per il pendolare. Solo migliorando la qualità del servizio e rendendo veramente competitivo l’uso del treno sarebbe possibile togliere migliaia di auto dalle strade rendendo le città più libere, sicure e respirabili”.

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