Lettera appello sul progetto alta velocità nel Cilento: «Si pensi a una stazione tra Torre Orsaia e Policastro»

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Lettera appello sul progetto alta velocità nel Cilento: «Si pensi a una stazione tra Torre Orsaia e Policastro»

Una lettera appello sul progetto dell’Alta Velocità, che escluderebbe il territorio cilentano, è stata inviata, tra gli altri, al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, alle massime Autorità Provinciali e Regionali e ai sindaci del Basso Cilento, e nella quale sono illustrate «le pesanti ripercussioni che l’esclusione potrebbe causare a un territorio da quasi un secolo e mezzo unito da un forte filo di amicizia con il Treno e le Ferrovie». Nella missiva, di Mario Fortunato, già membro del Comitato Civico 1987, a difesa del Trasporto Ferroviario a Sud di Salerno, propone anche un programma alternativo che prevede la realizzazione di una stazione “Alta Velocità Basso Cilento-Golfo di Policastro” nei pressi dello svincolo ‘Bussentina/Cilentana’, «comodamente accessibile e funzionale per l’intero territorio, che consentirebbe di pianificare la ‘Metropolitana del Mare’ da Vallo della Lucania a Scalea e del Trasporto integrato mediante una Circolare di Minibus elettrici, per poter collegare velocemente i centri collinari».

Un’opera – spiega – che porrebbe il nostro territorio, a livello di trasporti ferroviario, in collegamento diretto e veloce con i più importanti Centri Italiani ed Europei. Non ci si può arrendere senza aver lottato con ogni mezzo democratico. Non si può passare alla storia come la generazione di politici, amministratori e abitanti che si sono fatti togliere un servizio così essenziale rimanendo a braccia conserte.

La proposta – Si ritiene compatibile la progettazione di quella specie di curvone che da Salerno punta verso il Vallo di Diano, dove si dovrebbe costruire la stazione di snodo, con una bretella che colleghi velocemente Potenza e Matera. Ma si ritiene altrettanto opportuno far confluire questa curvatura (che porta verso il mare) a Policastro Bussentino, seguendo il corso del Bussento, anziché a Praia a Mare, come previsto dal progetto. La costruzione di una nuova stazione Alta Velocità, tra lo scalo di Torre Orsaia e Policastro Bussentino, nei pressi degli svincoli della ‘Cilentana’ e ‘Bussentina’ – sarebbe centrale per l’intero territorio del Basso Cilento e del Golfo di Policastro. Una struttura strategica che consentirebbe di realizzare la Metropolitana del Mare da Vallo della Lucania a Scalea, con il ripristino nel periodo estivo di vecchie fermate come Capitello/Ispani/San Cristoforo e Villammare/Vibonati. L’integrazione con il trasporto su gomma potrebbe essere programmato creando una circolare con minibus elettrici che dalla stazione Alta Velocità Golfo di Policastro e Basso Cilento” dovrebbe servire anche i centri collinari. 

«Il Cilento, – continua Fortunato – con una popolazione di oltre 150.000 residenti e un esercito di vacanzieri che nel periodo estivo supera abbondantemente il milione di presenze, non può essere trascurato. Come non si potrà non tenere conto della Via di Carlo Levi che dalla Campania conduce alla Lucania». E conclude: «Si tratta di un progetto importantissimo per l’intero comprensorio, che non può essere trascurato né dalla politica né dalla popolazione. Una lotta che vale quella condotta da Don Giovannino Iantorno e i suoi ragazzi per aprire l’Ospedale (1979). Se il nosocomio cittadino è indispensabile per salvaguardare la salute, le vie di comunicazioni sono vitali per l’economia, il progresso e l’occupazione.  Non ci si può arrendere senza aver lottato con ogni mezzo democratico. Non si può passare alla storia come la generazione di politici, amministratori e abitanti che si sono fatti togliere un servizio così essenziale, rimanendo a braccia conserte».

 

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