Polla: “Il Vallo di Diano da Sciarpa a Garibaldi”, il nuovo libro di Giuseppe D’Amico

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Polla: “Il Vallo di Diano da Sciarpa a Garibaldi”, il nuovo libro di Giuseppe D’Amico

Il 14 maggio alle 16:30 a Polla sarà presentato nel Santuario Francescano Sant’Antonio il nuovo libro di Giuseppe D’Amico dal titolo “Il Vallo di Diano da Sciarpa a Garibaldi”. 

Il libro, pubblicato da Laveglia & Carlone Editore per il Centro studi e ricerche del Vallo di Diano “Pietro Laveglia”, con oculatezza esamina le alterne vicende del Vallo di Diano, “terra di passaggio per uomini, merci e idee, e, dunque, terra non certo defilata rispetto all’incedere dei processi storici…”come riportato nell’introduzione di Giuseppe Foscari, docente di storia d’Europa dell’Università degli studi di Salerno. “Il Vallo snoda la sua trama dentro il corso della storia generale, con i tratti caratteristici del suo territorio, con le sue precarietà, i suoi squilibri economici, le sue arretratezze, portando un contributo variegato alla realizzazione di un’idea o anche alla sua faticosa affermazione, sul piano culturale o su quello più pragmatico e militare. Storia politica e storia sociale, storia della cultura e della mentalità, sono facce della stessa medaglia, incroci interpretativi che possono aiutare a comprendere meglio i “luoghi” anche periferici del dibattito e della formazione dell’unità italiana, ancor prima che venisse acquisita e sancita. …Il Vallo di Diano emerge come terra di disagio sociale e di coinvolgimento politico, di insorgenze e di brigantaggio, della loro repressione, di capimassa e capirivolta entrati nell’immaginario popolare, di baroni più o meno arroganti e oppressivi, di endemiche forme di ribellione, quasi strutturate nel contesto territoriale, ma anche di giovani elettrizzati dalle idee costituzionali e rivoluzionarie, determinati a trasformare (o almeno provare a farlo) la società. Ma il racconto politico non resta fine a sé stesso, e si sviluppa all’interno di un precario e complesso vissuto quotidiano, fatto di plurime vicende, che toccano il sistema sanitario, la realtà sociale, il momento religioso e quello culturale”.

L’evento culturale prevede l’introduzione di Giuseppe Colitti, presidente del Centro studi “Pietro Laveglia”, a cui faranno seguito gli interventi di Antonio Manzo e Giuseppe Acocella, rettore dell’Università LUSPIO di Roma.

Concluderà i lavori, coordinati da Angela Freda, Carmine Carlone.

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