Litiga col vicino e lo accoltella, sentenza gup: non è tentato omicidio ma lesioni personali

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Litiga col vicino e lo accoltella, sentenza gup: non è tentato omicidio ma lesioni personali

Il gup del tribunale di Lagonegro nell’udienza con rito abbreviato avvenuta nei giorni scorsi, ha derubricato il reato di tentato omicidio in lesioni personali volontarie. Dunque il giudice ha ritenuto che non fosse valida l’accusa di tentato omicidio, contestata a Franco Magliano, 52enne di Scario per aver colpito il vicino con cinque coltellate al petto e al ginocchio, per vecchi attriti mai risolti. Ridotto il reato a quello di lesioni personali volontarie, il Magliano è stato condannato a 4 mesi di reclusione pena sospesa. Che l’accusa di tentato omicidio non reggesse era stato già stabilito dal tribunale del Riesame di Salerno, che accogliendo la richiesta del legale Franco Maldonato, aveva disposto a novembre 2015 l’annullamento dell’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari per l’imprenditore edile. Magliano era tornato in libertà, dopo due settimane trascorse ai domiciliari nella sua abitazione per aver ferito il vicino. A supporto della tesi dell’avvocato, la perizia del medico legale, Francesco Giovanni Lombardi, consulente di parte della difesa di Magliano, che aveva parlato di «ferite superficiali e di piccole dimensioni», da cui deriverebbe che «l’aggressore non era idoneo a cagionare la morte della vittima». La vicenda risale al settembre 2015, quando a Scario, nei pressi di un tabacchi, l’uomo ha colpito il conoscente dopo una lite per motivi banali. Secondo quanto ricostruito nelle indagini dei carabinieri dopo la denuncia da parte della vittima, l’episodio era avvenuto alla rotonda di Scario faceva seguito a una brutta lite avvenuta nella mattinata forse con il fratello dell’uomo.

 

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