Luca Aniston e Luigi Gargano tra i big internazionali della musica elettronica: «Ci sembra di sognare»

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Luca Aniston e Luigi Gargano tra i big internazionali della musica elettronica: «Ci sembra di sognare»

Luigi Gargano e Luca Aniston sono due ragazzi del Vallo di Diano. Sono nati e vivono a Sala Consilina. Hanno la musica che gli scorre nelle vene e giorno dopo giorno fanno prendere forma ai loro progetti che sono anche i loro sogni. Il primo è un’artista figlio di musicista. Diplomato al conservatorio di Salerno e sa suonare diversi strumenti. Si è avvicinato alla musica elettronica con una base: quella di conoscere il sax e il piano, ma non solo. Luca, invece, è un produttore di musica elettronica. I suoi pezzi hanno fatto ballare migliaia di giovani e ha studiato pianoforte. Nell’immaginario collettivo, solitamente, il «dj è colui che cambia i dischi ad una festa in discoteca», loro no, sono musicisti nel vero senso della parola e il loro ultimo lavoro, prodotto in sintonia, ha scalato le migliori classifiche mondiali, posizionandosi, il più delle volte, anche al di sopra di dj di fama internazionale. Luigi e Luca si raccontano al giornale del Cilento. Hanno negli occhi l’orgoglio per il lavoro svolto, ma nello stesso tempo l’umiltà di chi sa che c’è ancora tanta strada da fare e che questo raggiunto, non è il traguardo, ma il nastro di partenza di una carriera, ci auguriamo, ricca di soddisfazioni.  Il loro album, «My Way»,è arrivato nella top 100 mondiale di tutti i principali generi. Ha conquistato la prima posizione nella sezione Dj Tools, la posizione numero 8 nelle classifiche di Tech House, Techno e Deep House. Luca e Luigi hanno superato in classifica artisti come Tale of us, Maceo Plex, Dubfire, Alan Fitzpatrick, Recondite, Dixon, Axwell, Sebastian Ingrosso, Riccardo Villalobos e Jamie Jones. 

Come è nata la vostra passione per la musica?

La passione per la musica era già parte integrante di noi da molto tempo prima che ci incontrassimo.

Come vi siete conosciuti? Perchè avete deciso di produrre un disco insieme?

Abbiamo impiegato davvero poco per conoscerci, ci siamo incontrati nel nostro paese natale (Sala Consilina) e possiamo definirci le uniche persone della nostra zona che attualmente svolgono questa attività in maniera costante, portandola avanti giorno per giorno. La decisione di produrre un disco insieme, invece, è nata quando ci siamo accorti che unendoci potevamo realmente completarci e col tempo raggiungere i risultati desiderati. Oggi, da ciò che stiamo riscontrando, possiamo essere convinti di aver fatto la scelta giusta.

Cosa vi completa musicalmente e artisticamente? Cioè cosa ha Luca che manca a Luigi e viceversa?

Quando si parla di Luca Aniston si parla di un ragazzo con una grande passione per la musica, il quale si dedica dapprima allo studio del pianoforte per poi concentrarsi esclusivamente sul clubbing costruendo un vasto background di produzioni e di uscite su etichette differenti, come il vinile dedicato a sua madre dal titolo «Looking to the sky» (su Blooming Soul Record ), tanto per citarne uno. Luca è un giovane da sempre attivo nella scena musicale campana e non solo, resident della storica discoteca il Ciclope (Marina di Camerota) da tanti anni e conosciuto ed apprezzato da importanti artisti del mondo della notte per il suo modo di «fare musica».

Luigi Gargano invece è colui che ha dedicato la sua vita esclusivamente alla musica. Figlio d’arte, diplomato ben presto in sassofono presso il conservatorio Martucci di Salerno e in attesa di completare la specialista in pianoforte presso il medesimo conservatorio, porta avanti una carriera artistica che spazia su più generi musicali, dalla classica al jazz, alla fusion sino ad arrivare all’elettronica. 

L’unione di due giovani che hanno negli anni coltivato differenti tipologie di conoscenze in ambito musicale, porta senza dubbio ad un risultato superiore rispetto al lavoro della singola persona. Proprio per questo motivo quando produciamo musica ci paragoniamo ad un treno in corsa, poiché nel momento in cui uno dei due si ferma, subentra immediatamente l’altro e ciò ci permette di viaggiare sempre a velocità elevate, portando avanti con la massima serenità il nostro lavoro e inserendo continuamente nuove idee nei nostri progetti senza stancarci o annoiarci mai.

Qual è il locale che vi emoziona di più e dove vi sentite più a casa?

In questi anni ci è capitato di suonare in diversi club sia in Italia che all’estero, ma il posto in cui si respira da sempre un atmosfera di casa resta sempre «Il Ciclope», in cui ci sentiamo in perfetta sintonia con la proprietà nella persona dell’imprenditore Lello Sacco e con la direzione artistica, i quali seguono i nostri progetti e ci supportano mantenendoci sempre carichi. Quest’estate infatti ne vedremo delle belle…

A chi bisogna ringraziare, oltre voi stessi, per questo successo?

Credo che in gran parte, gli artefici del nostro successo siamo noi. Ovviamente a supportare il nostro lavoro e a darci sempre la massima carica ci sono i nostri amici e tutte le persone a noi vicine, che ci permettono di non perdere mai di vista i nostri obiettivi e di impegnarci sempre al massimo delle nostre possibilità.

Il Vallo di Diano e il Cilento sono territori maturi dal punto di vista della disco, dei club e della techno? 

Nel Vallo Di Diano ormai possiamo ritenerci gli unici che oltre alla produzione si dedicano all’organizzazione di «Party Underground», ovviamente non in maniera costante dato che è un territorio ancora prematuro da questo punto di vista (musicalmente parlando). Poi ci sono altri cari amici che portano avanti progetti che si mantengono sulla stessa scia i quali però risiedono in altre città italiane e di conseguenza lo fanno solo nelle occasioni di festività come il Natale e la Pasqua e alcune volte d’estate.

Per quanto riguarda il Cilento c’è un bel po da fare anche li’, ma credo ci siano persone competenti e adatte a questa tipologia di lavoro, soprattutto quest’anno, organizzazioni a cui noi possiamo dare solo un contributo ma la maggior parte dell’impegno deve partire chiaramente da loro. Ovviamente sarebbe un sogno per noi riuscire ad arrivare anche nel Cilento a grandi risultati, così come accade in città come Roma e Napoli, quest’ultima non molto distante da noi, in cui sono presenti organizzazioni come «International Talent» e «N2B», quest’ultima creata da Diana Donzelli la quale porta avanti il suo progetto con tanta passione e tanto amore e soprattutto con quella tenacia che la contraddistingue da tutti e tutto permettendogli di gestire serate di altissimo livello con artisti con la A maiuscola.

Cosa avete provato quando avete visto per la prima volta i vostri nomi in mezzo a quelli di tanti dj di fama internazionale?

Ci siamo praticamente emozionati, siamo rimasti a bocca aperta anche perché nessuno di noi se l’aspettava. In ogni caso abbiamo già altri progetti in cantiere e siamo ancora più curiosi di vedere i risultati degli ultimi, secondo noi andranno ancora meglio.

Perchè ‘My way’?

«My Way» perché appunto indica la nostra strada, una strada difficile e tortuosa dato che viviamo in un posto in cui è più complicato avere un confronto sopratutto su questo stile musicale ma nonostante ciò non ci siamo mai arresi! Andiamo all’estero ad arricchire la nostra cultura e le nostre esperienze ci permettono di trasmettere le nostre emozioni e quindi di dare il meglio nella produzione. Abbiamo sicuramente ancora tanto da imparare ma secondo molti «veterani» siamo sulla giusta strada!

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