Dalla Repubblica Ceca al Cilento per presentare il libro ‘Storia, virtù e segreti della dieta mediterranea’

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Dalla Repubblica Ceca al Cilento per presentare il libro ‘Storia, virtù e segreti della dieta mediterranea’

‘Il Mediterraneo a tavola. Storia, virtù e segreti della dieta mediterranea’ questo il titolo del libro curato da Mauro Ruggiero, amministratore presso l’ufficio culturale dell’ambasciata d’Italia in Repubblica Ceca e presentato il 9 settembre a Gioi nell’ambito dell’iniziativa comunale ‘Un libro al mese’ nata per sensibilizzare i cittadini alla lettura. «Voglio sfatare un po’ di miti perché troppo facilmente si parla di dieta mediterranea – spiega Ruggiero nel suo intervento -. Sarebbe più giusto parlare di ‘tradizioni alimentari del mediterraneo di cui la nostra cilentana è forse la punta di diamante, quella che è riuscita ad essere famosa in tutto il mondo». Un libro nato, in collaborazione con diversi esperti, per promuovere la cultura della dieta med. «La tutela di un patrimonio della dieta med o l’alimentazione cilentana è qualcosa che va portata avanti anche a livello individuale, è un lavoro collettivo che porta i frutti per il territorio – continua Ruggiero -. Se un domani arrivano 4 turisti in più nel Cilento, arriva un curioso che poi racconterà di come qui si vive un po’ meglio, si mangia meglio». Momenti di riflessione, un invito alla salvaguardia alla memoria viva delle tradizioni che nei secoli si sono stratificate nelle case dei cilentani. «Siamo ciò che mangiamo» diceva Feuerbach, partendo da questo presupposto Mauro ha raccontato di come, con qualche accorgimento, sia ancora possibile mangiare bene, nei paesi della dieta mediterranei. Presenti all’evento il sindaco di Gioi, Andrea Salati, nonchè il senatore Alfonso Andria, cittadino onorario di Gioi, Vincenzo Pepe, presidente associazione Giambattista Vico e Michele Santangelo. Un libro da leggere, non solo per conoscere i segreti e le virtù della dieta mediterranea ma per riscoprire quelle tradizioni intrinseche nell’identità di ognuno di noi, per tornare ad essere orgogliosi delle proprie origini. Un po’ come Mauro Ruggiero che senza vergogna ammette «Mi sento un Cilentano doc».

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