Migranti ad Auletta, Pd: «L’asse con Salvini? Solo ennesima mortificazione per il popolo aulettese»

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Migranti ad Auletta, Pd: «L’asse con Salvini? Solo ennesima mortificazione per il popolo aulettese»

«Apprendo da fonti giornalistiche di presunti contatti tra Il segretario della LegaNord Salvini ed il Sindaco di Auletta. Questa “liaison”mi ha spiazzato perché capirei se avesse coinvolto personaggi che fino a qualche anno fa portava a spasso per il nostro paese (Cirielli) oppure a chi ha dato la cittadinanza onoraria (Caldoro), ma interpellare un Leghista, ‘nemico’ storico di tutti i cittadini del Sud (più volte ci ha reputato inferiori rispetto alle sue origini,definendoci anche terroni) indipendentemente dal colore politico, mi sembra il colmo ed è una strategia ridicola. Forse è un modo per creare clamore e distogliere l’attenzione sulle sue vere mancanze anche in questa vicenda». A parlare è Gerardo de Maffutiis, segretario circolo Pd di Auletta in merito alla notizia del «sostegno» di Matteo Salvini al sindaco di Auletta Pietro Pessolano sulla questione dei migranti.

«Se voleva, – aggiunge il segretario – poteva politicamente risolvere questa situazione aderendo nei termini di legge allo Sprar, ma non l’ha voluto fare. E perché ? Qui che ci sarebbe da indagare». E attacca il primo cittadino: «Si dice che è un sindaco accogliente, ma sta dimostrando l’esatto contrario, un vero e proprio accanimento che di politica non ha nulla ma è fatto di egoismo e cinismo personale, forse per camuffare anche le sue negligenze nel gestire la nostra comunità sotto gli altri aspetti, sociale, economico e sopratutto culturale. Parla a nome di una comunità appunto, giustamente è il sindaco, ma davvero la maggioranza dei cittadini in questo caso condivide la sua azione? Ma poi, la realtà è davvero questa?Io ho dei seri dubbi. Parla di poteri forti, ma chi sarebbero questi poteri forti?».

 «Per non cadere nel classico populismo e nel politichese dovrebbe denunciare i sporchi affari che lui stesso presume facendo nomi e cognomi alle autorità competenti, magistratura, questura oppure carabinieri. – continua in conclusione De Maffutiis – Ha il dovere morale e di uomo perché lui stesso è un rappresentante dello Stato e non può tacere ed essere omertoso. Dubito che si dimetterà ma sarebbe la fine di una mortificazione ed umiliazione che stiamo subendo soprattutto all’esterno, derisi da tutti con il suo essere superficiale», chiude il segretario.

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