Minacce di morte al comandante della Guardia costiera di Marina di Camerota

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Minacce di morte al comandante della Guardia costiera di Marina di Camerota

Un semplice giro di perlustrazione si è trasformato in un caso che ora probabilmente finirà in Procura. Un grave episodio si è verificato venerdì presso il molo di sopraflutto di Marina di Camerota. Il Comandante dell’Ufficio locale marittimo, che stava effettuando lungo la banchina del molo di sopraflutto, un semplice giro di perlustrazione in compagnia di un marinaio della Guardia Costiera che l’accompagnava per la consueta visita di controllo, è stato minacciato da un pescatore del posto che era a bordo della sua imbarcazione.

Il fatto
Alla vista del Comandante il pescatore ha iniziato ad inveire nei suoi confronti con frasi ingiuriose e violente arrivando, sembrerebbe,  anche a minacciarlo di morte. Un comportamento che ha colto di sorpresa il Comandante, intento ad occuparsi di altre faccende. Il pescatore ha infatti continuato, senza alcun timore e per lungo tempo, a inveire nei sui riguardi e anche nei confronti della Guardia Costiera, con improperi e in maniera molto veemente tanto da attirare l’attenzione del Comandante, preso da altre situazioni. Una scena alla quale hanno assistito anche alcuni abitanti del posto presenti lungo il molo di sopraflutto e diversi pescatori di Marina di Camerota che in quel momento si trovavano a bordo delle loro imbarcazioni e che hanno anche tentato di redarguire l’uomo per quanto stesse dicendo.

A nulla sono valse le richieste di chiarimento di tale comportamento da parte del Comandante, la cui attenzione era rivolta a ben altro. Una vicenda grave della quale subito dopo è stata informata la Tenente di Vascello dell’ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro Francesca Federica Del Re. Ma quanto accaduto potrebbe anche arrivare sulla scrivania del Procuratore del Tribunale di Vallo della Lucania che poi svolgerà le dovute indagini per capire e chiarire la dinamica della situazione. Ma soprattutto a comprendere le motivazioni che, senza alcuna ragione apparentemente, hanno scatenato l’improvvisa ira del pescatore e la vera e propria aggressione verbale nei confronti di un Pubblico Ufficiale intento a svolgere semplicemente il suo lavoro.

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