Direttiva sulle concessioni demaniali marittime, incontro a Roma col ministro Fitto

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Direttiva sulle concessioni demaniali marittime, incontro a Roma col ministro Fitto

Martedì scorso si è tenuta a Roma, presso l’Auditorium di Santa Cecilia, una manifestazione organizzata dalle associazioni che riuniscono e rappresentano le imprese balneari italiane. Oggetto della mobilitazione è la situazione di incertezza scaturita dall’emanazione di una direttiva della Commissione Europea secondo la quale l’articolo 37 del codice della navigazione che garantisce il rinnovo pressochè automatico delle concessioni demaniali marittime, che scadono ogni sei anni, risulta in contrasto col principio della libera concorrenza. Per questo motivo, in accordo con tale provvedimento, le concessioni scadute dovranno essere riassegnate con un bando di evidenza pubblica. I rappresentanti degli operatori del settore si stanno perciò opponendo ad un "recepimento automatico" della direttiva nell’ordinamento italiano, che potrebbe sancire la fine della possibilità di vedersi rinnovata in maniera tacita la concessione e quindi la possibilità di dover cessare l’attività. A più riprese la Fiba, la federazione italiana delle imprese balneari e il Sib, il sindacato italiano balneari, hanno sottolineato l’importanza di tutelare le peculiarità del sistema del turismo balneare italiano rispetto a quello di altri Paesi europei e la necessità di garantire, a chi ha investito negli stabilimenti e ha operato in maniera virtuosa, la possibilità di continuare a operare sulla stessa concessione. Durante l’incontro a Roma, gli operatori del settore hanno chiesto l’attuazione di un regime transitorio per lo studio delle modifiche legislative da apportare alla vigente normativa che regolamenta il regime concessorio, nonchè l’assicurazione di una continuazione dei rapporti di concessione, attraverso una proroga anche ventennale dei titoli vigenti, giustificata dalla necessità di ammortizzare gli ingenti investimenti fatti dagli imprenditori. Al dibattito hanno partecipato diversi sindaci, assessori e alcuni rappresentanti del governo, tra cui Raffaele Fitto, il ministro per i Rapporti con le Regioni, il quale ha "ribadito la centralità del sistema delle imprese balneari nel turismo italiano, e da questo riconoscimento ha preso spunto per individuare un percorso che nel tempo massimo di tre mesi garantisca la riforma del regime concessorio, tenendo conto della normativa europea, ma anche in stretta correlazione con il valore e la professionalità delle imprese balneari", come si legge sul sito della Fiba confesercenti, la quale ha espresso grande soddisfazione per l’esito dell’incontro.

Ciro Troccoli, membro dell’assemblea nazionale della Fiba, ha sottolineato l’importanza che la corposa proroga delle concessioni richiesta dall’associazione sia garantita, soprattutto considerando la situazione di crisi economica che ha interessato seriamente anche il settore in questione. "La libera concorrenza va giustamente garantita, attraverso procedure di assegnazione di evidenza pubblica, ma bisogna altresì garantire la continuità del lavoro di un’azienda che fatto degli investimenti corposi e che, nel caso dell’istituzione di un bando pubblico che non tuteli chi già opera da anni sulla concessione, rischia di perdere il lavoro. Tale necessità è ancora più evidente in una realtà come quella del Cilento. Questo si deve evitare. Riguardo all’evoluzione della vicenda, ho chiesto al presidente della Fiba Vincenzo Lardinelli di assicurare il coinvolgimento degli operatori nelle decisioni dell’associazione. Inoltre, ho proposto l’apertura di un tavolo con la regione Campania, in relazione all’attivazione di quest’ultima nell’ambito della conferenza Stato-Regioni."

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