Morigerati, il postino non bussa e la posta è ferma da mesi: sindaco fa la voce grossa e «suona» a Poste Italiane

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Morigerati, il postino non bussa e la posta è ferma da mesi: sindaco fa la voce grossa e «suona» a Poste Italiane

«Se la montagna non va a Maometto, Maometto va alla montagna». La versione cilentana del famoso miracolo di Maometto è ambientata a Morigerati, e il Maometto in salsa locale è Cono D’Elia, il sindaco. Per risolvere i problemi ai suoi concittadini, che da 3 mesi non ricevono la posta, ha deciso di rimboccarsi le maniche e risolvere di petto il disagio: è andato nei depositi di Torre Orsaia, dov’era stata lasciata la posta, e ha prelevato quella di Morigerati e Sicilì. Poi, insieme ai dipendenti comunali, per alleggerire il lavoro alla postina, ha diviso la posta per famiglie e strade e il gioco è fatto. Ma nessuna consegna a mano, per quella ci penseranno i dipendenti di Poste Italiane. «In Comune i nostri dipendenti hanno suddiviso la posta per i due paesi, per snellire e velocizzare il lavoro di consegna», ha spiegato D’Elia». La consegna verrà fatta direttamente da un’unità di supporto che Poste Italiane ha garantito sui due comuni per sopperire al disagio. Per tre mesi i cittadini di Morigerati e Sicilì non hanno ricevuto la posta che poi è stata ritrovata nel deposito di Torre Orsaia. Il problema, a quanto pare, è che il postino non conosceva strade e cognomi. «Un fatto gravissimo», spiegano gli abitanti , andati su tutte le furie perché tra le consegne in giacenza, oltre alle bollette, c’erano anche lettere importanti e  notifiche di vaccinazioni. «Lunedì – ha detto il sindaco al giornale del Cilento – è venuto il dirigente regionale di Poste Italiane in Comune e si è impegnato a risolvere subito la situazione, anche con l’aiuto di altre unità, e a porre maggiore attenzione sul problema delle poste».

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